Sulla sua pagina Facebook il ministro dello Sviluppo economico sottolinea l'urgenza di misure straordinarie per favorire l'edilizia e la sostenibilità
Per Stefano Patuanelli l’ ecobonus 120 pc è una priorità assoluta per il Paese e per l’economia. Il ministro allo Sviluppo economico reitera con forza il concetto sulla sua pagina Facebook poche ore dopo che Il Sole24Ore aveva scritto ieri mattina che”… i nodi politici si intrecciano con quelli tecnici, che per esempio rischiano di far slittare misure come i 6-800 milioni per il trasporto pubblico o i super-bonus per l’edilizia”.
Il che ha mandato in fibrillazione per qualche ora il mondo dell’edilizia e il settore della serramentistica. Così Patuanelli si è visto quasi costretto ieri sera a ribadire il concetto sulla sua pagina social. Dietro le quinte, c’è una lotta con il coltello tra i denti tra i diversi settori economici della nazione e i potentati politici che li spalleggiano e li rappresentano. Le esigenze da soddisfare sono tante e molte sono urgenti.
Così il ministro scrive: “dobbiamo accelerare per dare risposte alle PMI maggiormente colpite da questa emergenza, e siamo già in ritardo. Occorre una massiccia iniezione di liquidità a fondo perduto diretta e sotto forma di ricapitalizzazione delle imprese, assieme ad ulteriori interventi sugli oneri dei costi fissi, come quello relativo alle bollette elettriche. Dobbiamo accelerare nel pagamento dei crediti delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione e intervenire anche in altri settori, come quello dell’edilizia con un ecobonus al 120%”.
Tutte misure largamente condivisibili visto lo stato di stremo dell’economia nazionale, imprese e famiglie.
Il ministro Patuanelli è oramai alla sua terza dichiarazione pubblica a favore di un extra ecobonus. Il collega di Governo, ministro dell’Ambiente, Sergio Costa si è già esposto per ben due volte, sempre pubblicamente. Pure il presidente del Consiglio davanti al Parlamento, il 30 dicembre scorso, vedi news, ha parlato di misure straordinarie per l’edilizia e la sostenibilità all’insegna de “i cittadini non spenderanno un euro”. Misure che dovrebbero trovare spazo nell’ex Decreto Aprile ora diventato più saggiamente Decreto Maggio.
A questo punto è il momento di vedere i fatti.
a cura di Ennio Braicovich
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