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Pergine, Trento: ristrutturazione in Classe A

Un intervento di ristrutturazione con ampliamento di un edificio degli anni '60 mirato al risparmio energetico con certificazione Classe A. Grandi aperture a sud-est e logge quali soluzioni per sfruttare il soleggiamento invernale e per proteggere dal surriscaldamento estivo.

Una casa unifamiliare degli anni ’60 a Pergine Valsugana (Tn) cambia identità grazie a un intervento di ristrutturazione in Classe A a firma dello studio Burnazzi Feltrin Architetti.

Le dimensioni e l’impatto del fronte principale sono stati visivamente ridotti attraverso l’uso di logge invece di balconi e trattando parte del secondo piano, destinato a copertura con falde, come uno spazio aperto con veranda. L’articolazione volumetrica è giocata su l’innesto di blocchi sfalsati ai diversi piani.

All’esterno l’edificio è caratterizzato da grandi aperture vetrate protette che permettono di catturare il più possibile il sole in inverno e di offrire protezione dal surriscaldamento estivo, ma nello stesso tempo di godere del panorama sulle montagne, il castello e la chiesa.

Sulla copertura della veranda i pannelli solari sono posizionati secondo la pendenza delle falde per garantire un minimo impatto visivo. Il colore bianco è dominante nei prospetti, schermature esterne, serramenti in legno-alluminio (con vetri basso emissivi) cosa che ha permesso la ristrutturazione in classe A.

L’edificio certificato in Classe A è dotato di un involucro coibentato con pannelli di polistirene sinterizzato (U pareti esterne = 0,18 W/m²K, U tetto = 0,19 W/m²K), di un impianto di climatizzazione (riscaldamento e raffrescamento) e di produzione di acqua calda sanitaria attraverso impianto solare termico costituito da 4 pannelli piani, accumulo acqua tecnica da 500 litri.

I serramenti (scorrevoli e a battente) sono in legno-alluminio Aluclima design di Tip Top Fenster con vetrata isolante fornita da Predari Vetri del tipo Glass6therm16 (Uw = 0,88W/m²K, Ug=0,6W/m²K).

I serramenti sono composti da profili 95×80 mm in abete lamellare con finitura RAL, senza fermavetro e ingombri minimali, per massimizzare le superfici vetrate. In particolare, la finestra fissa (3,7 x 2,2 metri) che è posta al piano della terrazza (circa 410 kg di peso) è stata installata posando prima il telaio in legno e poi il vetro tutto dall’interno avvalendosi di nastri autoespandenti. In questo modo si ottiene un effetto “tutto vetro” che annulla, se così si può dire, l’impatto visivo del telaio.

I vetri interni sono forniti da Novart mentre i serramenti interni sono di Telser.

(mt)

foto Carlo Baroni