Attualità

Highlights attualità. Pinto entra nel Gruppo In&Out, fatturato da 270 milioni

Il gruppo In&Out, attivo nel settore delle schermature e degli oscuranti, prosegue la sua crescita con l’acquisizione dell’azienda Pinto che porterà il fatturato 2024 a raggiungere i 270 milioni complessivi

Si abbassano le temperature atmosferiche, ma nel nostro settore possiamo parlare di un caldo settembre, tra importanti acquisizioni, nuove regole per lo smaltimento rifiuti, ottimismo generalizzato e consumi in aumento. Cosa è successo questa settimana …

 

In&Out acquisisce Pinto

Il Gruppo In&Out, composto da diverse aziende operanti nel settore delle schermature solari, tende, zanzariere e oscuranti amplia la sua struttura con l’acquisizione dell’azienda Pinto, realtà campana con sedi a Polla, Fidenza e Mediglia operante nel settore degli avvolgibili in PVC e alluminio.

Il fatturato consolidato 2023 di Pinto di oltre 105 milioni porta In&Out a una previsione di chiusura 2024 intorno ai 270 milioni di fatturato, il Gruppo diventa così il principale riferimento nazionale del settore.

Con oltre 35 anni di esperienza, In&Out è stata fondata da Angelo L’Angellotti e negli anni si è sviluppata con una strategia di acquisizioni esterne ed entrando a far parte nel 2021 di 21 Invest (operatore di private equity europeo capitanato da Alessandro Benetton) che ne controlla il 60%.

In questo contesto i fratelli Angelo e Nicola Pinto (titolari dell’omonima azienda fondata insieme al padre Giuseppe) manterranno i loro ruoli manageriali diventando anche soci del gruppo In&Out.

 

Nuove regole per i rifiuti inerti

Pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’11 settembre il DM “end of waste” sul recupero dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione e per altri rifiuti inerti di origine minerale, oggetto del DM 127 del 28 giugno 2024. Il decreto entra in vigore il 26 settembre e abroga il DM 152 del 27 settembre 2022.

Il regolamento stabilisce i criteri specifici nel rispetto dei quali 8 tipologie di rifiuti inerti da costruzione e demolizione e 11 tipologie di rifiuti inerti di origine minerale, sottoposti a operazioni di recupero, cessano di essere rifiuti e diventano “aggregati recuperati”.

Fissati inoltre i regimi di responsabilità del produttore, la dichiarazione di conformità, la modalità di prelievo e di detenzione dei campioni, e il sistema di gestione.

 

Ottimismo nel legno-arredo

Il Monitor di FederlegnoArredo rileva tra le aziende associate vendite in diminuzione del 5,2% per l’intera filiera, ma nella seconda parte dell’anno l’export spingerà la ripresa per chiudere in linea con il 2023.

Nel primo semestre di quest’anno si stima una contrazione delle vendite del 5,2% rispetto allo stesso periodo 2023 (-6%sul mercato interno, -4,1% su quelli esteri), ma più contenuta rispetto al dato rilevato nei primi tre mesi dell’anno (-7,6%).

Le previsioni per il 2024 espresse a luglio sono un po’ più negative rispetto a quelle dello scorso aprile, e indicano una crescita dello 0,8% per la filiera (+3,7% dell’export e -1,3% sul mercato italiano), mentre all’inizio del secondo semestre le stime erano di un +1,5% finale.

Le aziende dell’arredamento sono più ottimiste e si attendono un +1,4% a fine anno, quelle del settore legno si attendono invece un +0,4% rispetto al 2023, grazie all’aumento delle esportazioni (+6%).

 

Intenzioni d’acquisto degli italiani: +9,8%per infissi

Secondo l’Osservatorio Findomestic, che mensilmente pubblica studi e indagini sui comportamenti dei consumatori e sull’evoluzione del contesto sociale e di mercato, le intenzioni d’acquisto degli italiani sono in crescita per il secondo mese consecutivo (+5,1% del campione).

Si conferma la tendenza positiva già rilevata a luglio (+4,1%) e recuperando un po’ di terreno dopo il livello più basso degli ultimi due anni toccato nello scorso giugno. Tuttavia, secondo l’Osservatorio di agosto oggi è un momento favorevole per fare acquisti solo per tre italiani su dieci, influenzati soprattutto dalle preoccupazioni economiche e dal contesto di incertezza.

“Oltre il 60% del nostro campione – commenta Claudio Bardazzi, responsabile Osservatorio Findomestic – continua da quasi due anni ad avere l’inflazione come prima preoccupazione con ripercussioni sulla propensione a fare acquisti che, seppur in ripresa, resta su livelli inferiori a quelli medi del 2022 e del 2023”.

Nel mese di agosto a fare da traino sono la mobilità green e l’efficienza energetica, in calo invece le auto usate. Dopo le spese affrontate per le vacanze, aumentano dal 50 al 53% quelli che non riescono a risparmiare e oltre 6 italiani su 10 restano preoccupati per l’inflazione.

Nel comparto casa si registra una ripresa delle intenzioni d’acquisto sia per quanto riguarda le ristrutturazioni, in crescita del 16,9%, sia per i mobili (+6,5%).

Nel settore dell’efficienza energetica segno positivo per caldaie (+51%), impianti fotovoltaici (+10,7%) e infissi (+9,8%). Invece le pompe di calore perdono il 3,4% e gli impianti di isolamento termico il 10,9%.