Normativa

No al piombo nel PVC, dice il Parlamento europeo

Veto del Parlamento al piombo nel PVC “per proteggere la salute pubblica e l'ambiente” e boccia una proposta della Commissione per modificare le norme relative sulla concentrazione di piombo nel PVC. Duro l’impatto sul riciclo dei manufatti.

Eliminare il piombo nei prodotti in PVC, no a deroghe per il PVC riciclato. E’ questo il senso della risoluzione (clicca qui) del Parlamento europeo di settimana scorsa che ha posto il veto a una proposta della Commissione che voleva modificare le norme sulla concentrazione di piombo nel PVC. Con 394 voti favorevoli, 241 voti contrari e 13 astensioni, i deputati hanno respinto la proposta che voleva fissare il limite dello 0,1% di piombo nel PVC, e soglie più alte per il PVC riciclato: 2% nel PVC rigido e 1% nel PVC flessibile/morbido.

Come noto, il piombo è utilizzato come stabilizzante del PVC. I produttori europei hanno iniziato a eliminarlo gradualmente nel 2015, grazie all’impegno volontario dell’industria europea del PVC, ma il piombo è ancora presente nel PVC importato. Da tempo il Parlamento ha sostenuto la posizione secondo cui il riciclaggio del PVC non deve perpetuare il problema della presenza nell’ambiente dei metalli pesanti.
Nella risoluzione i parlamentari mettono in luce che la proposta della Commissione va contro il principio fondamentale del regolamento REACH, che è quello di proteggere la salute umana e l’ambiente e ricordano che il piombo è una sostanza tossica che può danneggiare gravemente la salute, compresi danni neurologici irreversibili, anche a basse dosi. Essi ritengono che i livelli proposti dalla Commissione non corrispondano a “livelli di sicurezza” e sottolineano la disponibilità di alternative.

Il veto del Parlamento impedisce l’approvazione della proposta della Commissione che potrà comunque elaborarne una alternativa e di fatto mette in crisi il riciclo del PVC, e quindi dei manufatti come i serramenti che nel 2018 hanno rappresentato quasi la metà delle 740 mila tonnellate di prodotti in PVC  avviati al riciclo (vedi news).

Pronta la risposta di VinylPlus, l’organizzazione di impegno volontario dell’industria del PVC che ha fatto del riciclo del PVC uno dei suoi punti di forza, che sottolinea come il voto del Parlamento contraddica l’esito della rigorosa valutazione scientifica condotta negli ultimi cinque anni dall’Agenzia Europea per le Sostanze Chimiche (ECHA) che ha concluso che il riciclo continuo è attualmente la migliore opzione di gestione per rifiuti di PVC contenenti tali additivi. Per Brigitte Dero, direttore di VinylPlus: “Grazie al voto molti prodotti in PVC per applicazioni di lunga durata, giunti a fine vita, dovranno essere avviati all’incenerimento o alla discarica aumentando il carico ambientale per le prossime generazioni. Il voto blocca pure le restrizioni dei manufatti in PVC importati da fuori Europa. L’incertezza legislativa che ne risulta blocca gli investimenti nelle tecnologie del riciclo, indebolisce la strategia europea per la plastica nell’economia circolare e impatta considerevolmente sulla possibilità di raggiungere gli obiettivi di riciclo della European Circular Plastics Alliance”.

a cura di Ennio Braicovich