Il sistema per finestre in alluminio selezionato e inserito nel 4.o rapporto annuale di Unioncamere e Fondazione Symbola
Racconta le eccellenze della green economy nazionale: 3 milioni di green jobs, 328 mila aziende (il 22%) dell’industria e dei servizi che dal 2008 hanno investito in tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale e risparmiare energia, per un fatturato di 100,8 miliardi di euro.
E’ il quarto rapporto annuale GreenItaly di Unioncamere e Fondazione Symbola. Importante peso nel rapporto è dedicato all’edilizia verde nonché ai serramenti. Tra i prodotti citati del settore infissi, oltre a EcoClima 88 di Erco e Magus di Sud Tirol Fenster, appare Planet Neo, il sistema per serramenti realizzato con materiale di riciclo, prodotto da ALsistem e commercializzato nelle regioni del nord-ovest da Fresia Alluminio che così viene presentato:
“Grazie all’aggiunta di barrette rigenerate e ad un processo di rivitalizzazione dell’alluminio, l’intero sistema-finestra, inteso come serramento, vetro, accessori e barrette, è totalmente recuperabile e trasformabile al 100% in nuovi sistemi ad alta efficienza energetica per infinite volte. Questo prodotto è il primo serramento ad ottenere la certificazione della tracciabilità dei propri elementi costitutivi, in linea con le prescrizioni normative contenute nei Protocolli di Green Building Council per la certificazione Leed degli edifici e del Protocollo ITACA”.
Soddisfazione per la selezione e l’inserimento del sistema Planet Neo nel rapporto GreenItaly è espressa dall’arch. Massimiliano Fadin, responsabile comunicazione dell’azienda torinese: “Il nostro serramento di neociclo è stato inserito nel rapporto GreenItaly in virtù delle sue caratteristiche di sostenibilità certificate da ente terzo. Di fatto Fresia Alluminio ha fatto della sostenibilità un fatto concreto”.
Il percorso intrapreso da Fresia Alluminio per attestare l’elevata sostenibilità del prodotto è stato caratterizzato da alcune tappe fondamentali.
Nel 2011 Planet Neo 62 ottiene la certificazione da parte di Bureau Veritas del contenuto di alluminio di riciclo, diventando il primo serramento in alluminio conforme ai protocolli di sostenibilità LEED® e ITACA.
L’anno successivo Planet Neo 62 ottiene la certificazione LCA (Life Cycle Analysis) che gli riconosce la riduzione media del 50% dell’impatto energetico, oltre a quelli ambientali, rispetto ad un assemblato standard Ecoinvent con caratteristiche comparabili. Nello specifico si evidenzia una diminuzione del 56% delle sostanze responsabili dell’effetto serra ed una riduzione del 48% del consumo di energia primaria riferito all’intero ciclo di produzione.
Prossima tappa per Planet Neo 62 sarà la certificazione EPD (Environmental Product Declaration, Dichiarazione ambientale di prodotto) rilasciata dallo Swedish Environmental Management Council che quantifica le prestazioni ambientali di un prodotto mediante opportuni parametri calcolati con l’analisi del ciclo di vita (derivati dalla norma ISO 14025). E’ sostanzialmente un indicatore delle prestazioni ambientali di prodotti.
Ma c’è di più, sottolinea Fadin, nella certificazione EPD, che benché ancora poco richiesta nel nostro paese, comincia a essere diffusa a livello europeo: “La certificazione EPD è importante perché rende possibile il benchmarking con EPD diverse, favorendo la comparazione delle prestazioni ambientali di prodotti appartenenti allo stesso gruppo”. (eb)
Per ulteriori informazioni sull’EPD e sugli appalti verdi (che riguardano anche gli appalti pubblici per i serramenti) clicca qui
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