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Ponzio sposa lo sconto in fattura via app

L’azienda specializzata in finestre e facciate in alluminio, sposa in maniera originale l’articolo 10 del Decreto Crescita e lancia lo sconto immediato del 50% sull’acquisto degli infissi a marchio Ponzio

Decolla la versione Ponzio dello sconto in fattura per gli infissi. L’azienda, specializzata in finestre e facciate in alluminio, si smarca dal resto del mondo dell’alluminio per sposare l’articolo 10 del Decreto Crescita lanciando da poche ore lo sconto immediato del 50% sull’acquisto degli infissi a marchio Ponzio.

Schermata iniziale dell'app riservata ai serramentisti dell'AreaPonzio
Schermata iniziale dell’app riservata ai serramentisti dell’AreaPonzio

Infatti, da ieri è online l’app InPonzio, per ora solo su Android in attesa della versione per iOS, che permette al serramentista di concedere al cliente finale lo sconto in fattura del 50% mediante la cessione del credito dell’ecobonus.
L’operazione, presentata a Roma 15 giorni fa ad un folto pubblico di serramentisti convenuti allo Sheraton Hotel Parco De Medici, si basa su tre fattori molto semplici, anche se dietro c’è una macchina organizzativa assai complessa. Ci dice Emilio Ponzio, amministratore delegato dell’azienda: “Il primo fattore è che l’articolo 10 con la cessione del credito rappresenta per noi un’opportunità da cogliere soprattutto in momento di mercato stagnante e addirittura di calo degli ordinativi. Un’opportunità che potrebbe non capitare più ed era, quindi, da cogliere al volo”.
Il secondo fattore, assolutamente originale, su cui Ponzio ha puntato è “rendere l’operazione molto semplice e veloce sia per il serramentista che per la signora Maria. E la soluzione è stata individuata in un’app, che abbiamo chiamato InPonzio. Grazie a uno smartphone e alle sue dotazioni tecnologiche il serramentista fa “tutto” e gli rende possibile concedere lo sconto immediato in fattura”.
Ma c’è un terzo elemento, anche questo originale, per favorire le vendite ed è “il lancio contemporaneo di un’operazione di credito al consumatore che potrà pagare il suo 50% con 36 rate mensili. Inizialmente così il consumatore potrebbe addirittura non spendere nulla e avere subito gli infissi.” Come succede per tanti beni in altri settori.

Come avviene la cessione del credito versione Ponzio srl

Emilio Ponzio
Emilio Ponzio

Il credito di imposta dell’ecobonus ceduto dalla signora Maria al serramentista viene girato alla Ponzio srl che lo assorbe direttamente. Il costruttore fa il suo preventivo con la app, inserendo i costi dei materiali, i costi di produzione, più i costi fissi di gestione della pratica (la cifra non ci viene meglio precisata) e più l’IVA che varierà da caso a caso. E quindi emette il suo preventivo. Se accettato, la signora Maria gli cederà il suo credito di imposta corrispondente all’ecobonus del 50% e pagherà il restante 50% con le modalità concordate. Naturalmente la cliente delega il serramentista a compiere tutte le operazioni che le competono. I vari documenti vengono stampati, compilati, firmati e scansionati con la app. “Sono 10-12 passaggi che alla fine portano al goal”.
Il serramentista, a fine operazioni, riceverà l’altro suo 50% dalla Ponzio srl tramite fattura. Quindi, in totale incasserà il 100% del preventivo concordato. Sempre Ponzio: ”Abbiamo preferito assorbire direttamente il credito del cliente finale. Per questo abbiamo accantonato delle risorse piuttosto che mettercele in tasca o fare altri investimenti. Mi sarebbe piaciuto che altri colleghi sistemisti dell’alluminio avessero avviato questa stessa operazione”.

A fine operazioni la Ponzio srl si occupa anche di trasmettere la pratica ad Enea, oltre che a trasmettere la pratica della cessione del credito all’Agenzia delle Entrate. Quanto ai prezzi praticati dei serramenti, il mercato è libero e ogni serramentista ha i suoi prezzi, ci viene detto.

Con la nota eccezione della Fresia Alluminio, partita già ai primi di settembre su questo fronte (vedi news), nessun gammista dell’alluminio ha sposato lo sconto in fattura. La riflessione è: ”Ritengo sia un problema di focus. Noi abbiamo quasi il 100% di focus sulla finestra in alluminio fatta dal serramentista per la signora Maria, quindi per il mercato residenziale che per noi rappresenta l’80% del business. In genere i grandi gammisti dell’alluminio lavorano molto per il non residenziale e magari fanno 80% di involucro e 20% di residenziale. Il serramentista da solo non ce la fa ad affrontare gli oneri di gestione del credito di imposta mentre l’unione fa la forza. Comunque, se il provvedimento non dovesse essere abrogato, vedrai quanti gammisti e fornitori sposeranno lo sconto in fattura”.

Che il piccolo serramentista non ce la faccia a gestire da solo la mole di documenti che richiede l’operazione cessione del credito è notorio. L’azienda ha dovuto attrezzarsi con un ufficio ad hoc con due consulenti che rispondono alle domande dei serramentisti. L’elenco dei documenti da gestire è elevato. “Se il serramentista dovesse farlo da solo – sottolinea Emilio Ponzio – avrebbe bisogno di un consulente d’azienda che gli appronti tutte le varie documentazioni che compongono il dossier. Le sue ore hanno un costo oppure dovrebbe avvalersi di un consulente fiscale e finanziario, specie se aumentano le operazioni basate sullo sconto in fattura”.

L’altra novità

L’altra vera novità, oltre all’app facilitatrice, è l’operazione di credito al consumatore che pare non sia stata avviata ancora da nessuno congiuntamente alla cessione del credito, varata assieme a ProFamily del Gruppo BPM (Banca Popolare di Milano) .
Sempre l’amministratore delegato della Ponzio srl: “Il consumatore può addirittura pagare il suo 50% ricorrendo al credito al consumo. Questa è un’operazione che altri che operano con lo sconto in fattura non fanno. Questa, se usata bene, sarà una grande opportunità per i serramentisti che aderiscono all’Area Ponzio”. Oramai sono in 180 i produttori di serramentisti di alluminio che aderiscono a questa formula.

L’azienda propone un esempio di finanziamento al consumo basato su una cifra di spesa, abbastanza ricorrente per il target familiare di 6490,00€. Il rimborso a Profamily avviene su 36 rate mensili da 198,98 € cadauna (TAN 5,25%, TAEG 6.42%) con la prima rata a 90 giorni. L’importo totale alla fine sarà pari a € 7.193.28. La cifra include anche interessi € 537,76, spese istruttoria € 0, spese mensili di gestione prestito € 2,50, invio comunicazione periodica, invio comunicazioni annuali e di fine periodo € 2,00 (oltre imposta di bollo € 2,00 per importi superiori a € 77,47), imposta di bollo € 16,00. Ognuno faccia i propri conti.

a cura di Ennio Braicovich