L’incidente è successo in una casa di campagna nei pressi di Licata
Un’altra porta a vetri killer. L’incidente domestico si è verificato in una casa di campagna situata nei pressi di Licata (Agrigento). Secondo le prime ricostruzioni della polizia il trentaseienne disoccupato Dario Angelo Zirafi sarebbe inciampato davanti all’ingresso di casa e così avrebbe sfondato la porta a vetri. Pezzi di vetro lo avrebbero ferito gravemente. Quando un familiare si è accorto della tragedia sono scattati i soccorsi con il trasferimento del malcapitato all’ospedale più vicino dove è giunto senza vita.
Rimaniamo prudenti sulle cause dell’incidente che appare come un banale incidente domestico. L’unica certezza pare sia il fatto che il trentaseienne è stato colpito dalle lance di un vetro killer, un vetro non di sicurezza. Un vetro sicuramente non conforme alla UNI 7697 che da più di 40 anni regolamenta la sicurezza dei vetri in edilizia.
Pur non volendo esprimere alcun giudizio sulle cause prime od ultime dell’incidente della porta a vetri di Licata, è il caso di rammentare che la norma UNI 7697: 2015 intitolata “Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie” si applica ai vetri per edilizia e a qualsiasi altro impiego non regolamentato da norme specifiche pertinenti, mentre per quelli regolamentati, la norma indica esclusivamente il riferimento da applicare.
Nata in ambito volontario UNI, la UNI 7697 è resa cogente dal Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 “Codice del consumo”, come evidenziato a suo tempo da Unicmi (vedi news). Il problema vero è costituito dai milioni di metri quadri di vetri installati nell’edilizia residenziale e non, pubblica e privata, non conformi e lontani dai dettami della minima sicurezza, e che dovrebbero essere sostituiti.
(eb)
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