Dalla campagna di verifiche in opera che il Laboratorio Legnolegno sta conducendo su tutta la penisola emergono problematiche di tenuta all’aria e di ponti termici. Dalle problematiche evidenziate si deve passare alle terapie, ovvero alle azioni correttive.
La posa in opera dei serramenti, nonostante i formidabili progressi compiuti in termini di conoscenza della fisica edilizia, dei prodotti, dei materiali, delle soluzioni di posa, delle norme di riferimento e della qualificazione degli operatori, resta un argomento caldo nelle operatività quotidiana dei cantieri, grandi e piccoli. Se ne parlerà al Serramentour di Riccione grazie alla relazione “Posa in opera, Patologie e terapie” a cura di Stefano Mora e Giovanni Ciampa di Legnolegno.
La posa in opera resta una delle fonti maggiori di contenzioso tra serramentisti e clienti finali come ha dimostrato inequivocabilmente l’indagine eseguita da Mikaline srl su oltre 8000 clienti recenti: ben il 25% delle lamentele riguardavano la posa in opera dei serramenti rappresentando l’area di maggiore criticità “relazionale”.
Chi istituzionalmente compie operazioni di verifica in cantiere è il Laboratorio Legnolegno. Queste verifiche si sono accentuate con l’arrivo del Marchio Posa Qualità che prevede per l’appunto verifiche in cantiere sui serramenti posati per verificarne la funzionalità.
Spiegano Stefano Mora e Giovanni Ciampa di Legnolegno che: “L’intensa campagna di prove in opera che il laboratorio Legnolegno sta conducendo da nord a sud della penisola ha permesso di mettere in evidenza problematiche (non evidenti in fase di montaggio) ricorrenti connesse alla tenuta all’aria dei serramenti posati e alla presenza di ponti termici conduttivi”.
Verifiche sulla posa in opera
Ad essere presi in esame sono cantieri di nuova costruzione (70%) e di ristrutturazione (30%). L’attività di verifica presuppone tre fasi:
– attenta analisi documentale dei disegni relativi alla metodologia di posa utilizzata, alla verifica delle schede e dei vari materiali utilizzati;
– verifica puntuale e dettagliata in opera per rilevare l’effettivo allineamento della situazione di cantiere alla condizione progettuale di riferimento;
– prova sperimentale della permeabilità all’aria (detta anche A-wert) sul serramento posato e termografia per misurare effettivamente le prestazioni offerte dal prodotto installato.
Giovanni Ciampa precisa: “Con l’esecuzione dell’ A-wert siamo in grado di
-misurare la permeabilità all’aria di ogni singolo giunto (giunto primario, giunto secondario, giunto apribile) e
-confrontare la prestazione misurata serramento posato con quella del serramento testato in laboratorio presente nella DOP, la dichiarazione di prestazione che accompagna la marcatura CE.
Con la termografia, invece, evidenziamo la presenza di ponti termici di tipo conduttivo o di tipo convettivo che potrebbero compromettere il benessere igrotermico degli occupanti della casa.
Tali test mettono in evidenza sicuramente i difetti derivanti da una posa in opera non corretta, ma sicuramente danno ampio spazio alla formulazione di azioni correttive nel processo di installazione di un prodotto.” Ovvero dalle patologie edilizie alle terapie che verranno illustrate al Serramentur 2020 di Riccione con la presentazione di casi studio delle problematiche più ricorrenti e delle soluzioni applicate, ossia delle azioni correttive poste in essere per porre rimedio ai problemi.
Per saperne di più l’appuntamento è al PalaRiccione il 27 febbraio dalle 13.15 alle 18.30
L’ingresso è gratuito, la prenotazione obbligatoria cliccando qui.
Per il programma clicca qui
a cura di Ennio Braicovich
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