L’ente unico di accreditamento invia, in bozza, una lettera di chiarimenti e precisazioni sulla certificazione del posatore agli organismi di certificazione accreditati e alle associazioni di riferimento
Quali requisiti deve possedere il posatore di serramenti – junior, senior, caposquadra – per accedere all’esame di certificazione secondo UNI 11673-2? Quale deve essere la composizione della commissione esaminatrice? Come si devono tenere le prove d’esame per il candidato posatore di serramenti che ambisce ad essere certificato? Quali operazioni di sorveglianza e controllo deve effettuare l’organismo di certificazione – con cadenza annuale – per mantenere e confermare la validità delle certificazioni emesse per ogni singolo professionista certificato? Sotto quali condizioni si può effettuare l’upgrade del certificazione da junior a senior e da senior a caposquadra e pure da junior acaposquadra? Quali condizioni devono possedere i cosiddetti Centri d’Esame, cioè le strutture terze cui si appoggia l’organismo di certificazione per effettuare le prove per il posatore di serramenti che vuole essere certificato?
A queste e altre domande cerca di rispondere una lettera inviata, per ora in bozza che la redazione ha potuto visionare, a tutti gli Organismi di Certificazione accreditati per lo schema PRS e alle Associazioni degli Organismi di valutazione delle conformità. In essa si forniscono chiarimenti e precisazioni sull’accreditamento ISO 17024 ai sensi della norma UNI 11673-2:2019 – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza del posatore di serramenti. Una lettera giocata tra la moral suasion e la neanche troppo velata tiratina d’orecchie.
Manca purtroppo ogni riferimento alla pratica degli esami online che si sta diffondendo a macchia d’olio e che avrebbe meritato una precisazione ad hoc. Ambienti vicini ad Accredia fanno notare che l’ente ha già emesso il 20 marzo un comunicato in cui si dava il via libera alle verifiche condotte dai soggetti accreditati, e in particolare dagli Organismi di certificazione ispezione e verifica, in modalità “da remoto” fino alla fine del periodo di emergenza. Tuttavia, viste le specificità della qualifica di posatore di serramenti, sarebbe stato utile aggiungere qualche riga in merito a una procedura del tutto nuova.
La lettera di Accredia si è resa necessaria- “ad integrazione del testo normativo della norma” – per ovviare a qualche inconveniente riscontrato nei primi mesi di vita della certificazione e per rispondere alle richieste di precisazioni avanzate dagli operatori. Normali fenomeni di crescita, si potrebbe dire, che hanno richiesto le precisazioni dell’ente di accreditamento visto per di più “il forte interesse del mercato e degli stakeholder interessati”.
C’è anche una soluzione per l’OdC-organismo di certificazione che fosse incorso in procedure “disallineate”. Infatti “L’OdC che ha già emesso certificati di conformità in precedenza alla presente circolare dovrà eseguire appropriata e documentata gap analysis per allineare la propria procedura di esame ed eseguire le eventuali attività di adeguamento del certificato entro il secondo mantenimento (II sorveglianza) e comunque non oltre il 01.06.2022”. In due anni di tempo si può fare molto effettuare la gap analisys e per riallinearsi.
Che ci sia forte interesse da parte del mercato lo provano i numeri. Oggi sono 670 i posatori di serramenti certificati secondo la UNI 11673-2 (clicca qui per l’elenco). Davvero un bel successo per uno scherma che è operativo solo da fine 2019. Cinque sono attualmente gli organismi di accreditati ai fini della certificazione del posatore di serramenti: Certi.s si affianca quindi a Dekra Testing and Certification, ICMQ, Intertek Italia e Istituto Giordano.
a cura di Ennio Braicovich
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