Normativa

Posatori di Serramenti: quali le responsabilità?

Prima parte. Piero Mariotto, esperto e formatore di settore indaga sulle responsabilità dell’installatore di serramenti che stanno diventando sempre più ampie

Da parecchi anni opero nel settore della formazione dei posatori di serramenti. Nel corso di questa attività mi capitano spesso situazioni particolari che possono divenire spunti interessanti di discussione per l’intero settore.

Sicurezza in uso e responsabilità

Uno degli ambiti che io continuamente tratto è relativo alla sicurezza in uso dei manufatti, le responsabilità dei produttori, e quella dei posatori di serramenti. Come ho più volte sottolineato in altri precedenti articoli, ritengo che il consumatore finale debba essere salvaguardato a prescindere.

Dovrebbe essere il sistema a garantire questo status di sicurezza e la marcatura CE oggi dovrebbe esserne lo strumento. Come vedremo più avanti così, purtroppo così non è.

Ritengo infatti che oltre il 90%  delle aziende del settore serramentistico in Italia, ma anche quelle che vengono dall’estero, ma in ambito CEE, che vendono parte della loro produzione in Italia, non siano conformi agli standard di sicurezza richiesti dalla Normativa Europea attraverso appunto la Marcatura CE. E soprattutto la normativa nazionale il più delle volte mi appare completamente disattesa.

Ma non è questo l’argomento che voglio trattare in questo dibattito. Vorrei analizzare solo l’aspetto del Posatore/Installatore di serramenti, in pratica l’ultimo attore della filiera. Per ultimo non intendo in modo dispregiativo naturalmente. Anzi esattamente il contrario.

Le competenze dei posatori di serramenti

Allora andiamo a verificare, infatti, quanto abbiamo inserito nel prospetto delle Conoscenze, Abilità e Competenze della norma UNI 11673 – 2 (al cui sviluppo anche io ho contribuito all’interno del gruppo di lavoro GL 12 di UNI) . Ci rendiamo conto che il Posatore/Installatore di serramenti “Certificato nella sua Competenza”, di fatto deve avere più competenze ma soprattutto responsabilità del serramentista stesso, che nel “flusso del denaro”, nel gergo legalese,  è quello che ne riceve di più. Il Posatore/Installatore certificato è magicamente diventato una specie di “salvatore della patria” al quale oggi tutti si stanno appoggiando, Professionisti compresi.

Nella maggioranza dei casi del Superbonus, infatti gli viene richiesta almeno la Certificazione della Competenza EQF3 Posatore Senior

Vediamo cosa riporta il comma 2 e 3  del prospetto 3 della UNI 11673-2 relativo alle competenze del posatore EQF3 Senior su riportato :

Conoscenza:

2) delle normative e principi di base in materia di sicurezza, igiene, e salvaguardia ambientale, acustica e contenimento energetico.

3) delle normative tecniche di settore.

Non voglio entrare nello specifico delle altre competenze che questo Posatore/Istallatore deve avere perché mi sembrano molto importanti già solo queste due. E attenzione, stiamo parlando dell’EQF3 Posatore Senior e non del EQF4 Caposquadra. Questi, oltre alle competenze citate, dovrebbe dimostrarne di averne anche nell’ambito della “progettazione”, progettazione con la “p” minuscola. Successivamente toccheremo anche questo aspetto.

La posa dei serramenti non a norma

Ma torniamo a noi. La domanda che mi ha posto poco tempo fa uno dei futuri posatori che a breve dovrei formare e che voleva certificare la propria competenza, è stata illuminante, ovvero: “ma sono io il responsabile  di un serramento non conforme alla norma, che ho posato per un privato che a sua volta lo ha acquistato alla GDO per esempio? La chiamo GDO così in gergo tecnico perché non voglio fare nomi delle note Grandi Distribuzioni Organizzate del settore edile, che oggi propongono anche serramenti.

Il quesito, così come proposto, oltre ad essere interessante, ha cominciato a farmi riflettere, perché in realtà apre una serie di situazioni che possono rivelarsi molto pericolose per i Posatori di serramenti.

Vediamo lo scenario che ci prospetta il comma 3 della UNI 11673 – 2 che riporta :

La conoscenza

3) delle normative tecniche di settore.

Questo significa che il posatore deve possedere la competenza per poter verificare attraverso la lettura della documentazione della Marcatura CE (non c’è altro modo) le prestazioni che quei serramenti devono garantire e qui c’è il primo grande problema.

Il caso dei serramenti “NPD”

In Italia, per esempio, si possono immettere nel mercato, serramenti regolarmente Marcati CE con i valori della Tenuta all’Acqua, ma soprattutto al Carico del Vento siglati con la terminologia NPD ovvero Nessuna Prestazione Determinata.

Inoltre, nessuno può contestare l’immissione nel mercato di serramenti con prestazioni di Tenuta al Carico del Vento 1 e magari 4 o 5b di Tenuta, all’acqua regolarmente Marcati CE.

Cosa richiede invece la normativa di settore relativamente alla prestazione dei serramenti?  Ce lo dice la norma UNI 11173 rev. 2015 stabilendo attraverso il “calcolo della pressione di progetto dell’edificio” trasformato in Pa (Pascal) quale prestazione di Tenuta all’Acqua, all’Aria ma soprattutto al Carico del Vento, il serramento deve garantire in qualsiasi parte d’Italia questo venga installato.

Questo significa che il Posatore/Installatore Certificato o no, debba conoscere questa normativa perché, come abbiamo visto in precedenza in un altro articolo, il nuovoCodice al Consumo”, ora addirittura rafforzato dall’articolo 131 dedicato nello specifico alla “corretta installazione di un bene”, stabilisce che la non corretta installazione di un bene venga equiparata ad un difetto del bene stesso. La nuova “posa a regola dell’arte” quindi diventa la norma e di conseguenza, il Posatore/Installatore Certificato o meno, è costretto a rispettarla.

(continua)

Piero Mariotto, Mariotto Consulting

Altri interventi dell’esperto sono rinvenibili qui

a cura di EB