Enea ha pubblicato i primi dati sulle statistiche delle pratiche del Superbonus 110%. Dati che confermano il riscontro del provvedimento, nonostante la sua complessità burocratica e gestionale. Attivati investimenti per 733 milioni di euro.
Nonostante le complessità burocratiche avanzano i lavori e le pratiche del Superbonus 110%. In soli sei mesi dalla pubblicazione dei decreti Requisiti e Asseverazioni sono state avviate, secondo i dati del portale di Enea, un totale di 6959 pratiche, quindi quasi settemila, per cui è stato ottenuto il codice ASID, ovvero la ricevuta di trasmissione dell’asseverazione valida. E riferiscono di 6512 asseverazioni protocollate di cui 3179 ASID a fine lavori ovvero quasi la metà (48,8%), 1161 ASID almeno al SAL 60% (17,8%) e 2172 ASID al SAL 30% (ovvero 33,3% del totale).
Gli ammontari dei lavori a detrazione di progetto sono risultati pari a 733 milioni di euro che si trasformano in 806 milioni di crediti ceduti. Quanto invece ai lavori realizzati ed ammessi a detrazione essi ammontano a 508 milioni che si trasformano alla fine in 559 milioni di euro.
Dentro le statistiche delle pratiche Superbonus
Gli edifici sottoposti a lavori da Superbonus con ASID valido suddivisi per tipologia sono risultati:
-edifici condominiali: 530 con ammontare ammesso a detrazione pari a 236 milioni
-edifici unifamiliari: 3601 con ammontare ammesso a detrazione pari a 301milioni
-unità immobiliari indipendenti: 2381 con ammontare ammesso a detrazione pari a 195 milioni.
Vincono, quindi, per numerosità di interventi le villette e le unità indipendenti.
Analizzando invece le detrazioni Superbonus per categorie catastali abbiamo un’altra narrazione. Primeggiano le abitazioni civili che si ritagliano il 36% dell’ammontare, seguite dalle abitazioni economiche (28%) e dai villini cui tocca il 24% della torta. Seguono le abitazioni popolari (5%) e dall’insieme da tutte le altre categorie raggruppate cui tocca l’8%.
Sempre illuminante è la distribuzione geografica degli interventi con ASID valido riportata nel seguente grafico per ordine di numerosità, secondo i dati Istat.
Primo risulta il Veneto con 853 interventi, seguito da Lombardia (833) e quindi Emilia Romagna, Lazio, Toscana e tutte le altre. Di fatto le prime cinque regioni si accaparrano al momento il 51% degli ammontari delle detrazioni pur avendo solo il 40% del parco italiano degli edifici. Insomma, i veneti sono stati i più veloci a cogliere le opportunità delle pratiche Superbonus 110% dei lombardi che possono vantare il 50% in più degli edifici di Regione Veneto.
Ci siamo impegnati ad individuare l’importo medio degli ammontari posti in detrazione per intervento scoprendo che primo è risultato l’Abruzzo con 175 839 euro, seconda la Basilicata che vanta una media a pratica pari con 158 644 € e terza è la Campania con 156 959 €. Le più sobrie regioni sono risultate Puglia e Sicilia rispettivamente con 83 344 e 90 856€ ad intervento.
Tra i beneficiari emergono 11842 persone fisiche. Gioco facile grazie alla numerosità delle unità immobiliari dei condomini. Essi si ritrovano con 470 milioni di euro portati a detrazione. Molto distanziati gli altri beneficiari: 107 IACP, 57 Onlus, 8 Associazioni sportive, 29 cooperative di abitazione e 265 “altri soggetti” non meglio identificati.
La distribuzione per tipo di intervento trainante ci narra di 3531 interventi sull’involucro, 4876 sugli impianti, 137 sul fotovoltaico e di ben 11244 interventi trainati su singole unità immobiliari, non meglio precisati. Questi ultimi hanno sviluppato detrazioni pari a 223 milioni di euro.
E gli infissi nelle pratiche Superbonus 110%?
Avremmo voluto comprendere quanti infissi sono stati sostituiti e a quale valore nei lavori da Superbonus. Purtroppo, la tabella Distribuzione per tipo di intervento trainato sulla singola unità immobiliare ci parla di 5442 interventi trainati comprensivi di Pareti verticali, Pareti orizzontali, Pavimenti e Infissi per un totale complessivo di 122 milioni di euro. Sarebbe bastato poco a splittare le voci. Meglio si va con le schermature solari (che inglobano tende e chiusure oscuranti) oggetto di 1551 interventi per un importo di 12 milioni per una media di 7863€ cadauno. Enea, che pur si merita i complimenti per il lavoro fatto, proprio con gli infissi non ci azzecca.
a cura di Ennio Braicovich
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