Si è svolto a Oderzo, Treviso, il primo dei due appuntamenti previsti per presentare agli imprenditori il format multicanale CaseItaly per l’internazionalizzazione delle aziende del settore dei componenti per edilizia.
Ospitata in The Nice Place, l’auditorium di Nice a Oderzo, Treviso, si è svolta ieri 6 novembre la prima delle due presentazioni previste per gli imprenditori (l’altra si svolge a Bari in questi giorni vedi news) per CaseItaly.
Alla presenza di una settantina di imprenditori, molti i volti noti del settore serramenti, Angelo Artale. direttore di Finco, ha condotto l’evento che è stato introdotto da un saluto del padrone di casa Lauro Buoro, presidente della Nice che ha voluto rimarcare l’importanza del Made in Italy .
Artale ha tenuto a sottolineare come CaseItaly sia un format per l’internazionalizzazione delle imprese italiane del settore dei componenti tecnici per l’involucro edilizio e per questo ha ottenuto il riconoscimento da parte del MISE e di ICE.
Laura Michelini, presidente di CaseItaly e anche di Anfit, una delle quattro associazioni che l’hanno promosso e ha ricordato: “Dopo due anni di elaborazione e verifiche sul campo delle migliori opportunità di promozione e sviluppo dei mercati internazionali per le aziende del settore dell’involucro edilizio, un gruppo omogeneo e coerente di associazioni ha ideato e fatto nascere il progetto CaseItaly all’interno del contesto federativo di Finco”.
E’ toccato a Davide Lenarduzzi delineare i dettagli di CaseItaly spiegandone motivi, modalità, scelte: “All’interno del mercato delle costruzioni sia nuove che riqualificazioni si registra negli ultimi anni una crescente necessità di incrementare la quota di export da parte delle aziende che producono Made in Italy. Gli operatori internazionali riconoscono e richiedono tali produzioni realizzate nel nostro Paese poiché ne apprezzano qualità, design e sicurezza. Purtroppo la stragrande maggioranza di tali realtà aziendali sono medie e piccole imprese che non riescono a promuoversi efficacemente e ad intercettare tale opportunità. Proprio per questi motivi nasce CaseItaly, un nuovo e innovativo format che consentirà di promuovere efficacemente le aziende del settore, i loro valori e i loro prodotti e servizi”.
CaseItaly inoltre vuol essere molto più della semplice somma delle quattro associazioni e delle aziende presenti: “sarà un vero strumento di internazionalizzazione per imprese che potranno così far crescere la propria quota di export oggi ferma mediamente sotto al 10%”.
Ma cosa sarà Case Italy in pratica; “Un format multicanale che vede sì uno spazio evento in un circuito di grandi fiere internazionali (nel 2018-2029 R+T. Fensterbau, Batimat, Bau, Contrumat e SIB), ma anche un portale e un supporto di materiale depliantistico”.
Case Italy attraverso queste sei tappe costituisce il primo strumento di promozione nei mercati internazionali per quattro categorie merceologiche (chiusure, serramenti, schermature solari e lattoneria e coperture, rappresentate da Acmi, Anfit, Assites e Pile) che si svolgerà grazie alla partnership con il Ministero dello Sviluppo Economico e l’ICE Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
A seguire gli interventi dei quattro presidente delle associazioni coinvolte (dopo Laura Michelini – Anfit, Nicola Fornarelli – Acmi, Fabio Gasparini – Assites, Fabio Montagnoli, Pile) e di Finco (Carla Tomasi, vicepresidente).
Ospite d’eccezione Massimo Colomban, fondatore di quella che è la più grande azienda di involucro edilizio a livello internazionale ovvero Permasteelisa. “E’ importante – ha sottolineato – affrontato l’internazionalizzazione con estrema serietà, contando certamente sulla qualità dei propri prodotti ma conoscendo usi e normative vigenti in ogni Paese che si affronta. Pena: lasciarci i denti”.
In chiusura via alle domande, numerose da parte delle aziende presenti e perlopiù improntate a conoscere costi, modalità di partecipazione ecc.
Non è mancato anche un breve intervento delle rappresentanti di RubiconEx, società trentina di consulenza per l’internazionalizzazione delle aziende e delle PMI accreditata dal MISE. Che fornisce tutto il supporto necessario per esportare prodotti sui mercati internazionali. “A distanza di due anni dalla prima edizione, – ha ricordato Roberta Peri – parte a novembre la seconda tranche del voucher internazionalizzazione 2017 promosso dal Ministero per lo Sviluppo Economico. Il MISE ha stanziato un contributo di 26 milioni di euro a fondo perduto, destinato alle PMI italiane che tramite la figura del Temporary Export Manager potranno dare vita ad attività di export”.
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