Al Forum Serramenti dello scorso settembre ha suscitato estremo interesse l'intervento del professor Carmine Garzia che ha parlato di edilizia, costruzioni, serramenti, materie prime, tracciando un quadro complesso ma decisamente positivo per il nostro settore con interessanti opportunità
Carmine Garzia è intervenuto al Forum Serramenti, evento annuale organizzato da Nuova Finestra, guidafinestra.it e Showroom Porte e Finestre, con una narrazione che ha condotto dalla macro-scala economica nazionale e internazionale alla dimensione del mercato del serramento. Un racconto a lieto fine: le condizioni sono favorevoli, è il momento buono per crescere. Trenta minuti densi di numeri, interpretazioni, previsioni elaborate dagli indicatori più autorevoli del mercato, Eurostat, Istat, Borsa Italiana e Mercati Italiani, Trademap e per quanto riguarda nello specifico il comparto dei serramenti dell’Ufficio Studi Economici di Unicmi.
I dati sono rilevati fino al primo semestre del 2021 e tracciano le prospettive generali: la situazione macro economica mostra un ottimo rimbalzo del Prodotto interno lordo e una ripresa incoraggiante dei consumi, nonostante gli effetti della scarsità di alcune materie prime e semilavorati. Il 2021, comunque, potrebbe chiudersi con un recupero vicino al +5,0 per cento.
Le previsioni dei consumi privati sono al rialzo, (+5,4 per cento) considerando la disponibilità del risparmio accumulato dalle famiglie durante il lockdown.
C’è da osservare che nella drammatica diminuzione registrata nel 2020, gli investimenti nell’abitare avevano tutto considerato tenuto, con un segno negativo appena dello 0,6 per cento.
Sono i servizi a trainare il rialzo il Pil italiano. L’export italiano soffre di qualche incertezza, pur riportando ottimi risultati perché sta rallentando l’Eurozona e anche negli USA le prospettive sono meno solide.
Sempre in termini generali, le turbolenze sul mercato delle commodity posso avere effetti gravi sulla redditività delle imprese e, quindi, sull’efficacia della ripresa.
I prezzi di alluminio, rame e acciaio sono in aumento .
Il costo delle materie prime impatta pesantemente sul conto economico dei produttori di serramenti, in un range che oscilla da +8 a +12 punti percentuale, sia per l’alluminio, sia per il legno, sia per il pvc.
Il mercato delle costruzioni
Il settore delle costruzioni (building) vale 103 miliardi suddiviso in 58 mld per il residenziale, e quasi 50 per le altre destinazioni d’uso.
Entrando più nello specifico del comparto serramenti e facciate, per il residenziale il mercato delle finestre, nel 2020, valeva 2,5 miliardi: per il non residenziale il valore complessivo di 1,9 miliardi era suddiviso in 1,4 miliardi per le finestre e quasi 600 milioni di euro per le facciate.
La curva di crescita del comparto delle costruzioni sta sopra il valore del Prodotto interno lordo, con una buona crescita nominale, che, nella proiezione verso il 2022, si attesta intorno al 6,9 per cento
Per quanto riguarda gli investimenti cresce tutto il comparto delle costruzioni del 9,2 per cento nel 2021 rispetto al 2020 e le previsioni per il residenziale per il 2022 stimano 72 miliardi di fatturato, 14 in più rispetto al 2020 che in termini percentuali significa + 25 punti.
Significativi anche i dati relativi alla crescita delle ristrutturazioni e del recupero per il 2022: 12 mld di Euro, il 27 per cento in più rispetto al 2020.
Sono questi indicatori importanti, particolarmente perché si prevede una crescita significativa per tutto il 2022, quando presumibilmente, l’euforia per l’incentivo superbonus comincerà ad attenuarsi.
Il mercato dei serramenti
Il tasso di crescita dei ricavi nel settore dei serramenti e delle facciate continue si attesta complessivamente al + 10,6 per cento, rispetto al – 7 per cento del 2020. Garzia ha osservato che questo clima favorevole crea le condizioni ideale alle aziende di serramenti per approfittare della ripresa, ma anche per compiere il salto dimensionale necessario e per rinforzare il modello di business. Motore della ripresa del comparto, soprattutto per gli aspetti legati al recupero, gli incentivi governativi grazie ai quali si prefigura la possibilità di lavorare sul retrofit energetico a costi ridotti e questo si declina sia per il residenziale, sia per il non residenziale.
La domanda esprime segno positivo sia per il residenziale, sia per il non residenziale.
La quota di mercato dei tre diversi materiali, con riferimento all’anno in corso, vede alluminio e pvc a pari valore percentuale – +36 per cento – seguiti dal legno, +28 per cento.
Un altro dato interessante è quello relativo alla redditività delle aziende che nel 2021 è molto buona: questo significa che le imprese stanno lavorando bene con valori di ritorno dell’investimento che si attestano, per il 2021, al 14,4 per cento per il pvc, all’8,2 per cento per l’alluminio e al 4,1 per cento per il legno tutti in crescita rispetto al 2020.
Quello delineato da Garzia è, complessivamente un quadro molto buono, pur con criticità significative per i prezzi crescenti delle commodity e i costi delle materie prime. I prezzi di vendita dovranno essere ricalibrati con attenzione sia ai conti economici, sia per conservare l’appeal economico sul mercato della rivendita e dei privati.
a cura di Olga Munini
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere