Economia

Prezzi dei serramenti. Pressione sul DEI per adeguare i valori

Quali i corretti prezzi dei serramenti? A questa domanda verrebbe subito da chiedere: ma per quale mercato? Edilizia residenziale? Non residenziale? Opere pubbliche o private? Nuovo o rinnovo? E poi quali quantità? Dove? Come? Si aprono scenari immensi per chi vuole redigere i riferimenti numerici, voce per voce, contenuti nei prezzari delle opere edili. Comunque i prezzari esistono e servono pur con tutti i loro limiti.

Li redigono le Camere di Commercio locali, le Regioni e le province autonome. E poi ci sono, dal 1959, le guide sui “Prezzi Informativi dell’edilizia” della DEI-Tipografia del Genio Civile distinte per Nuove Costruzioni e Recupero Ristrutturazione Manutenzione e altre opere che hanno acquisiti una buona reputazione. Tutti questi prezzari poco conosciuti dagli operatori del serramento, anche da parte di chi esegue lavori pubblici. All’improvviso i prezzari sono saliti alla ribalta, come rilevavamo qualche giorno (clicca qui) con l’apparizione dell’articolo 119, quello che introduce il Superbonus, che al comma 13-bis afferma che il tecnico asseveratore dei lavori per attestare la congruità delle spese dovrà far riferimento ai prezzari individuati dal decreto Requisiti Ecobonus.

Quest’ultimo, già pubblicato dal MISE e a giorni in Gazzetta Ufficiale secondo le affermazioni del sottosegretario Villarosa, all’Allegato A, comma 13.1 prevede che il tecnico abilitato assevera che siano rispettati i costi massimi per tipologia di intervento e che i costi debbano essere “inferiori o uguali ai prezzi medi delle opere compiute riportati nei prezzari predisposti dalle regioni e dalle province autonome territorialmente competenti, di concerto con le articolazioni territoriali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti relativi alla regione in cui è sito l’edificio oggetto dell’intervento. In alternativa ai suddetti prezziari, il tecnico abilitato può riferirsi ai prezzi riportati nelle guide sui “Prezzi informativi dell’edilizia” edite dalla casa editrice DEI- Tipografia del Genio Civile”.
Se i prezzari di cui alla lettera a) non riportano le voci relative agli interventi, o parte degli interventi da eseguire, “il tecnico abilitato determina i nuovi prezzi per tali interventi in maniera analitica, secondo un procedimento che tenga conto di tutte le variabili che intervengono nella definizione dell’importo stesso. In tali casi, il tecnico può anche avvalersi dei prezzi indicati all’Allegato I”.

Quali prezzi nel prezzario DEI?

Così, sempre alla luce delle opere da Superbonus, anche noi abbiamo consultato la Guida dei Prezzari DEI per Recupero Ristrutturazione Manutenzione alla voce Serramenti rintracciabile sotto i paragrafi Opere metalliche e Opere in legno e in pvc. Ne esce il quadro tabellare che qui proponiamo. In esso abbiamo riportato i prezzi delle finestre a una e due ante e delle finestre ad un’anta ribalta e a due ante di cui una a ribalta. I prezzi sono stati individuati per la zona climatica E, la più popolosa, e le Zone D e C. Insieme rappresentano oltre il 90% della popolazione italiana. Il grande mercato è in queste tre zone. Per la Zona climatica E il Decreto Requisiti Ecobonus prevede una trasmittanza limite Uw pari a 1,3 W/m2. Le Zone D e C avranno invece come limite rispettivamente 1,67 e 1,75 W/m2K. All’interno della guida DEI rinveniamo i prezzi per i serramenti con Uw=1,2 W/m2K che adottiamo per la Zona E e quelli con Uw=1,6 W/m2K che utilizzeremo per le zone climatiche D e C.

Nota ai prezzi delle finestre in legno: il riferimento è il lamellare in abete da 68 mm. Per altre essenze le variazioni di prezzo sono: pino (-6%), hemlock (+8%), douglas (+28%), rovere (+33%).

Abbiamo mostrato questi prezzi a chi ogni giorno si confronta con il mercato della sostituzione, quello della signora Maria. Un mercato fatto di piccole forniture, altamente personalizzato in prodotti e servizi. Raramente  i prezzi DEI sono stati ritenuti accettabili. Non a caso v’è in corso (clicca qui) una larga azione delle Associazioni del serramento per rendere più adeguati i prezzi alla realtà di mercato.

Esaminando il DEI si notano parecchie incongruità. Vedi, ad esempio, il caso dei controtelai che in qualche caso sono inclusi  in qualche caso sono inclusi ma non posati e in qualche caso sono del tutto esclusi. Vi sono anche incompletezze come l’assenza dei prezzi per le persiane in alluminio o addirittura l’assenza della voce delle Facciate continue. Non rinvenute anche le zanzariere.

Seconda Puntata (continua)

a cura di Ennio Braicovich