Dall’azienda toscana tecnologia e creatività applicate alle pensiline in vetro e acciaio con rotule con perno inclinato di 45°.
Le pensiline appese in vetro e acciaio rivestono una crescente importanza nel panorama architettonico, sia per la copertura di edifici storici di cui si voglia preservare l’impatto estetico originale, sia nell’installazione in edifici nuovi che garantiscano la massima trasparenza ed eleganza. Vista la domanda sempre più elevata di accessori in vetro per la finitura di facciate che completano l’aspetto architettonico dell’edificio esistente, la Logli Massimo si è mossa anche in questo settore.
Per garantire la giusta scelta in fase di preventivazione è stata pubblicata all’interno del catalogo generale una spiegazione dettagliata del “Glass Canopy” con alcune scelte consigliate. Inoltre l’Ufficio Tecnico interno offre assistenza e consulenza tecnica anche in fase di progettazione. Quindi, a richiesta del committente, ogni pensilina può essere verificata e certificata. Il sistema innovativo di tiranti è frutto della collaborazione tra Ufficio Tecnico, ing. Filippo Calonaci, arch. Giuseppe Inzitari, Logli Massimo e l’Università di Firenze, Dipartimento di Meccanica e Tecnologie industriali.
Ottenuto per lavorazione meccanica in acciaio Inox Aisi 316L, tale sistema si presenta con un design di nuova concezione, la cui novità consiste nell’avere una rotule con perno inclinato di 45°. Concetto che si differenzia dai sistemi attualmente in commercio in quanto il tirante è collegato direttamente alla sfera della rotule, minimizzando eccentricità tali da recare eventuali tensioni che procurerebbero la rottura della lastra di vetro. Il kit minimo per una pensilina per lastre a 4 fori è formato da due attacchi a muro, costituiti da un perno con borchia e una rotule, e due tiranti frontali, costituiti da uno snodo sempre con borchia, una rotule con perno a 45° e un tenditore per la regolazione. Nell’immagine una pensilina formata da 4 vetri di dimensioni: lunghezza L = 1500 mm, sbalzo H = 3000 mm, con tre tiranti. Verificata tenendo conto di un carico accidentale pari a 160 kg/m2 e del peso proprio della singola lastra di 225 kg. La posa in opera è stata eseguita dall’azienda Niccolai Piergiovanni di Quarto di Gossolengo (PC).
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