Partecipo a Forum Serramenti perché voglio trovare risposta o risposte alla domanda “Dove sta andando il mondo del serramento?”.
“Oggi nel settore si è svegliato il mondo: il 65% che diventa 50%, ha portato ad un aumento della domanda di nuovi serramenti prima di Natale e questo ci mette in una certa difficoltà produttiva per rispondere. Ce la faremo o faremo in qualche modo come hanno sempre fatto gli Italiani. Tuttavia trovo il tempo ugualmente per partecipare a Forum Serramenti”.
A parlare è Mauro Navacchi, titolare dell’omonima azienda produttrice di serramenti della zona di Rimini che da oltre 100 anni offre serramenti in alluminio (è Maestro Serramentista Domal), Pvc (utilizza profili Alphacan), acciaio (usa Secco Sistemi), ferro ecc. Nata come ‘bottega da fabbro’ è oggi un’azienda industriale con una struttura produttiva a Sant’Arcangelo di Romagna e showroom a Viserba e a Cesena. Navacchi è anche uno dei “fedelissimi“ di Forum Serramenti.
“Per il settore del serramento oggi mi sembra che l’importante sia capire dove si stia andando. Stanno arrivando nuove tecnologie che cambieranno radicalmente il mondo del serramento che è destinato a non essere più quello che oggi abbiamo. Non le elenco perché non voglio aiutare i miei competitor ma ci saranno grossi cambiamenti nei prossimi dieci anni e il serramento lo produrremo in modo diverso. Di questo sono certo. Il problema è trovarsi pronti e ci vogliono grossi investimenti e molte aziende compresa la mia saranno penalizzate da questo. L’importante sarà adattarsi al nuovo mercato”.
Per trovarsi pronti non c’è nulla di meglio che informarsi. Sempre Navacchi: “La conoscenza del settore ti porta in una posizione di avanguardia nel confronto di tutto il resto del mondo del serramento. Certo andare via dall’azienda anche per una sola giornata vuol sempre dire un problema. Poi, guarda caso,tutte le volte che vado via succede qualche problema, qualche guaio e vengo tempestato di telefonate e di whatsapp. Eppure è un “rischio” che per Forum Serramenti affronto volentieri perché le cose vanno viste di persona e non solo lette.
Teniamo presente che il tempo è tiranno e non sempre riesco poi a leggere gli articoli della rivista. Voglio vivere in prima persona, sentire quello che si dice e, come mi ha insegnato in passato una persona, basta cogliere una frase che si possono cambiare le cose in modo definitivo. Basta un’informazione importante per il futuro dell’azienda. Per questo vale la pena di percorrere 250-300 km e arrivare a Verona”.
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