Dal primo febbraio Kromoss adotta di serie il trattamento Seaside su tutti i profili in alluminio. Per poter offrire un prodotto di qualità l’azienda ha coinvolto tutti i comparti, a partire da quello produttivo fino alla gestione del rapporto con i clienti e i distributori
Il trattamento Seaside diventa standard.
Kromoss grazie alla sua esperienza trentennale si colloca ai vertici del mercato dei trattamenti superficiali per profili e laminati. È una realtà di circa 20 milioni di fatturato con 200 dipendenti, che opera su tutto il territorio italiano. La qualità del prodotto è una colonna portante del business su cui l’azienda investe da sempre per cercare di migliorare le performance della propria offerta, ne è dimostrazione il trattamento Seaside, che da ieri 1° febbraio è offerto di serie su tutti i profili sottoposti al processo di verniciatura e sublimazione.
Che cos’è il trattamento Seaside?
Seaside è un trattamento chimico consigliato per le zone marine, e consiste in un’asportazione che va oltre i 2 grammi/metri quadro della superficie in alluminio. Questo permette di togliere tutta una serie di alliganti che potrebbero determinare le corrosioni filiformi sull’alluminio. Quindi lo pulisce e migliora l’adesione del film di vernice al supporto metallico. Prima di questa azione chimica l’azienda Kromoss ha aggiunto una spazzolatura che viene eseguita su tutti i profili nell’impianto di verniciatura, rimuovendo tutti gli eventuali residui e micro-residui di estrusione per poi passare alla fase di trattamento chimico
La scelta raccontata dai protagonisti
Federico Piccone e Mauro Durazzi, rispettivamente CEO e Direttore Commerciale di Kromoss raccontano il perché di questa scelta. “In Italia questo è un processo poco usato, se non su specifica richiesta e se rientra in determinati costi. Kromoss, che si pone come obiettivo quello di proporre prodotti qualitativamente più performanti, ha deciso di rendere standard il trattamento Seaside e di offrirlo di default a tutta la clientela”, spiega Piccone.
“Seaside non rappresenta solo il miglioramento della performance del prodotto fine a sé stesso, infatti il miglioramento del livello di qualità ha un fondamento più profondo. Parte da un adeguamento della qualità delle fasi produttive con investimenti importanti che coinvolgono i diversi processi interni all’azienda così come quelli inerenti alla gestione del cliente. Oggi il mercato è sempre più rivolto all’efficienza del servizio con un prodotto che di principio deve essere di elevata qualità, dalla quale Kromoss non può prescindere essendo indispensabile per continuare ad essere protagonista di un mercato di medio-alto target. Seaside si inserisce quindi all’interno di un quadro più complesso, che parte da un ammodernamento degli impianti produttivi con aggiornamenti di ultima generazione passando attraverso le successive fasi, fino ai servizi interni che sono tuttora in corso di adeguamento con l’adozione di nuovi sistemi gestionali che renderanno più efficienti il controllo della produzione e delle prestazioni”, racconta Durazzi.
Piccone poi specifica: “L’inserimento di default del trattamento Seaside rientra in un contesto di investimenti che sono partiti lo scorso anno e che verranno completati in questo primo semestre e coinvolgono l’ammodernamento di tutto lo stabilimento sia in termini di controllo sul materiale che arriva in ingresso sia del pre-trattamento. Siamo già intervenuti sugli impianti di verniciatura per migliorare le finiture e sui successivi processi, quindi il packaging e i trasporti, con l’obiettivo di offrire al nostro cliente finale un prodotto verniciato dalle alte prestazioni e resistente nel tempo”.
Affrontare un mercato in continuo mutamento
L’azienda Kromoss ha sempre avuto una visione e un orientamento molto marcato sull’aspetto qualitativo del prodotto e ha deciso di continuare a esercitare il ruolo di riferimento di mercato su questo fronte. “Questo comporta tutta una serie di azioni già fatte e che faremo. I prodotti che proponiamo devono essere esteticamente piacevoli, qualitativamente interessanti, durevoli nel tempo e magari avere anche delle funzioni particolari” spiega Federico Piccone.
Mauro Durazzi entra nel merito del mercato di riferimento “L’esigenza di modificare la propria offerta scaturisce sempre dal mercato di riferimento. Quest’ultimo sta dando dei segnali abbastanza chiari sui connotati della tipologia di fornitura e dell’azienda, che devono essere i più efficaci possibile. Negli ultimi 6-7 anni il settore è cambiato in maniera radicale per diversi motivi. La filiera è la stessa, ma al suo interno si modificano le esigenze e le abitudini dei soggetti che ne fanno parte. Quindi una realtà terzista come Kromoss, che si pone come obiettivo quello di rendere sempre più performanti i propri servizi e prodotti, deve necessariamente mantenere efficiente la propria struttura con tutta una serie di attività e interventi, perché il frazionamento delle commesse impatta in modo importante, procurando dei disservizi laddove la produzione non sia gestita in modo adeguato. Il prodotto è parte integrante di questo miglioramento, e in Italia il ruolo delle verniciature di qualità elevata nell’edilizia non è marginale. Oltre ad offrire tradizionali RAL, i prodotti devono avere maggiori resistenze in termini di durata nel tempo ed essere innovativi dal punto di vista delle finiture, di conseguenza bisogna continuare a investire in ricerca e sviluppo”.
Obiettivi futuri
L’obiettivo di Kromoss è quello di proporre un prodotto sempre più performante con un servizio in continuo miglioramento. Ma non solo, come spiega il direttore commerciale “Innanzitutto, abbiamo intenzione di migliorare e aumentare il mix di prodotto da proporre dal punto di vista commerciale considerata la tipologia del portafoglio clienti. Vogliamo sicuramente aumentare il numero degli acquirenti, portando all’interno di Kromoss quelli che operano nell’edilizia, rivolgendoci ad altri mercati per noi rappresentativi e interessanti. Occorre dedicarsi in modo specifico anche alla collaborazione con i clienti perché da questo punto di vista il mercato richiede sempre più elementi per incrementare la capacità di vendita. Una volta allineati i prodotti e i servizi collaboreremo con la distribuzione per avviare una campagna di comunicazione, attraverso i social e il web, per rendere fruibili tutte le attività che stiamo svolgendo in questa direzione”.
Covid e superbonus: problemi od opportunità?
Il processo di sviluppo aziendale non è stato rallentato con il lockdown , il CEO spiega che “Il Covid non è stato un freno, anzi ha dato una spinta in più a investire. Non ha generato dubbi, ma ci ha stimolato ulteriormente ad accelerare il processo e a continuare su questa rotta in modo determinato”.
“Solo chi ha lavorato bene in passato può permettersi di impegnarsi anche in situazioni critiche come quelle che ci ha messo di fronte questa pandemia” spiega Durazzi. E prosegue “Il mercato dell’edilizia si è ripreso bene già alla fine del 2018, dopo quasi 15 anni di crisi, tant’è che nonostante il lockdown il settore era già abbastanza in fermento, e anche se il Covid ha condizionato i volumi dell’anno poi in parte questi sono stati recuperati. L’Ecobonus e il Superbonus rafforzano e sostengono un comparto già partito in autonomia e dal momento che una pandemia così importante non è riuscita a piegarlo significa che la ripresa c’è ed è strutturale”.
“Queste misure ci danno un maggiore impulso, per il futuro le prospettive sono sicuramente interessanti. Abbiamo la fortuna di essere coinvolti in un mercato che usufruisce di questi bonus, e con tutti gli investimenti che abbiamo fatto abbiamo una visione del futuro ottimistica” conclude Piccone.
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