Una volta a regime, l’operatività dell’ospedale sarà h 24, 7 giorni su 7 con liste d’attesa brevi e garanzia di follow up in prestazione serale e screening oncologici (anche) in notturna, per consentire di porre fine alle tristemente note “liste d’attesa”.
Il progetto CMR per un nuovo Ospedale Oncologico a Trani (Puglia) lavorerà su circa 67.000 mq in 36 mesi, concretizzando un investimento privato di 450 milioni di euro. L’investimento è della holding OHPA – Operative Holding Procurement & Asset – S.p.A, di cui dott. Bernardo Ilgrande è Amministratore Unico.
“Il progetto del nuovo ospedale oncologico di Trani, dall’esterno agli spazi interni, è pensato per creare un ambiente umano, sostenibile e sereno, nel quale tutti, dai pazienti ai familiari e al personale medico, possano sentirsi accolti e protetti. Un luogo d’eccellenza per la cura e la salute altamente innovativo, sia dal punto di vista della concezione degli spazi, che delle dotazioni tecnologiche per la diagnostica e la cura d’avanguardia. Un ospedale aderente ai criteri più stringenti in ambito di sostenibilità energetica e ambientale, frutto del lavoro di un team multidisciplinare coordinato da Progetto CMR, che integra molteplici competenze. Siamo molto orgogliosi di questo lavoro, un progetto importante che, con 36 mesi di cantiere, sarà possibile consegnare al meraviglioso territorio pugliese”. Arch. Massimo Roj, Architetto Fondatore e CEO di Progetto CMR.
La struttura porta il nome MI.CA.HO, Misericordia Cancer Hospital, e si sviluppa su una superficie complessiva di 67.000 mq dedicati alla diagnostica e alla cura d’avanguardia in campo oncologico. Il progetto preliminare, commissionato dal dott. Bernardo Ilgrande, Amministratore Unico di OHPA – Operative Holding Procurement & Asset – S.p.A., verrà presentato Venerdì, 24 Marzo 2023 presso il Palazzo delle Arti Beltrani a Trani. La redazione del progetto, ad opera di un team multidisciplinare guidato da Massimo Roj, ha seguito il principio dell’Uomo al centro, con tutte le sue necessità e i suoi bisogni, da cui il progettista deve sempre partire.
L’umanizzazione degli spazi della diagnostica, della cura e della degenza è stato quindi uno degli obiettivi principali da conseguire per una struttura ospedaliera che necessariamente deve guardare al futuro. Un primo passo fondamentale verso questo risultato è stato quello di separare il più possibile gli ambienti privati dedicati ai pazienti da quelli più pubblici a cui hanno accesso anche parenti, accompagnatori personale non medico e fornitori.
Il progetto CMR si sviluppa su sei livelli, di cui uno interrato che ospita tutti locali di servizio e i parcheggi, permettendo così di liberare la zona dedicata all’entrata principale dal traffico automobilistico privato. La nuova struttura si staglia su un podio verde che permette l’accesso pedonale all’ospedale passando attraverso un giardino fatto di piante autoctone tipiche di questa fascia del paesaggio mediterraneo.
Il piano terra è interamente dedicato alla diagnostica e alla terapia, a cui il paziente accede dopo l’accettazione, e che rimane uno dei luoghi privati dove il paziente può essere seguito nel minore dei modi, avere a sua disposizione personale altamente qualificato e disporre di strumentazione all’avanguardia. Al termine di una scalinata monumentale, ombreggiata dalla fitta vegetazione del podio verde, si accede al primo piano, dedicato all’accettazione dove, in un ambiente estremante curato il paziente e i suoi famigliari vengono accolti e hanno la possibilità di ambientarsi usufruendo di servizi di prima qualità: ambienti polifunzionali dove sostare e passare delle ore in tranquillità e un’intera area dedicata alla ristorazione sia all’interno che all’esterno. Il primo piano è indubbiamente il piano “pubblico” della struttura dove pazienti, famigliari, accompagnatori, amici personale medico e sanitario, unitamente a personale di servizio della struttura si incontrano e si mischiano. A partire dal secondo piano, ci sono le degenze ed inizia la vera parte “privata” di MICHAO, ossia quell’insieme di ambienti e funzioni che hanno l’obiettivo di fare sentire sicuri e protetti pazienti e famigliari, di permettere lo svolgimento delle terapie nella massima tranquillità e in pieno rispetto della privacy e di godere di servizi di cura di ultima generazione.
Tutte le camere sono singole con un bagno privato, sono dotate di un letto per un accompagnatore e di un balcone che guarda verso il parco o verso il mare, garantendo così intimità, privacy e dando la possibilità di ri-costruire un ambiente domestico e famigliare ai pazienti.
È garantita la possibilità ad ogni paziente di curarsi anche all’esterno, in ambienti verdi, per questo motivo sono stati pensati giardini terapeutici e terrazze, situati dal secondo all’ultimo piano, dove è possibile ricevere terapie in un habitat sereno, respirando aria fresca e guardando il mare.
Una particolare attenzione è stata data alla progettazione delle aree dedicate alla degenza e alla cura dei pazienti pediatrici dove, oltre ai giardini, sono stati predisposti spazi di gioco di ultima generazione dove per i più piccoli è possibile interagire con diversi tipi di attività, molte delle quali incentrate su stimoli creativi forniti attraverso diversi linguaggi artistici.
L’intero edificio è concepito per essere sostenibile: per sfruttare al meglio la ventilazione naturale e l’irraggiamento del sole, usa la vegetazione per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, per combattere l’effetto isola di calore e garantire benessere, una giusta quantità di ombra e di frescura per gli utenti dell’ospedale.
La fascia climatica di collocazione del progetto è sfruttata appieno per la produzione di energia, in modo particolare sfruttando sistemi fotovoltaici di ultima generazione.
Questo nuovo ospedale è stato progetto nel rispetto dei più stringenti criteri di sostenibilità espressamente per ottenere: il livello platinum della certificazione LEED e del protocollo WELL Health & Safety e per andare verso le emissioni zero di CO2 (Net Zero Carbon).
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