Ora è al vaglio delle parti sociali. Tra i punti qualificanti: raddoppio del valore di soglia per le gare a inviti e analisi dei costi collegati al ciclo di vita dei prodotti per favorire produzioni a km zero
Una nuova legge provinciale sugli appalti all’insegna della semplificazione burocratica e di incentivi all’economia locale. E’ quanto si prepara ad avere l’Alto Adige con una legge di 62 articoli approvata ad agosto e ora al vaglio delle parti sociali. “Creare una regolamentazione chiara, semplice e autonoma per la Provincia di Bolzano in tema di appalti, allo scopo di incentivare e dare nuovi impulsi al tessuto economico locale” aveva dichiarato il presidente Arno Kompatscher dopo la discussione in Giunta, ad agosto, aggiungendo: “Con la nuova legge l'Alto Adige si potrà dotare di una normativa più chiara e unitaria in tema di appalti pubblici. Il disegno di legge prevede il recepimento di una serie di direttive dell'Unione Europea e introduce inoltre una serie di semplificazioni organizzative e burocratiche, allo scopo di snellire le procedure amministrative e dare maggiore certezza del diritto. Abbiamo cercato di sfruttare tutti i margini di manovra previsti da Bruxelles”.
Così l'Alto Adige sarà la prima regione italiana, e una delle prime a livello europeo, a dotarsi di una legge in materia, assumendo una funzione di governance su tutte le stazioni appaltanti presenti sul territorio. Uno dei punti centrali dell'azione legislativa riguarda il rafforzamento delle piccole e medie imprese. “Per sostenere il tessuto economico locale e rafforzarne la competitività – ha spiegato Arno Kompatscher -verrà dato più peso ai criteri di qualità, agli aspetti ambientali e sociali, nonché alle produzioni locali”. Tra i passaggi-chiave vi è il raddoppio del valore di soglia al di sotto del quale poter accedere alle procedure semplificate delle gare a inviti, che è stato portato da 1 a 2 milioni di euro, ma non solo. Verrà infatti inserita nella procedura standard anche l'analisi dei costi collegati al ciclo di vita del prodotto, un modo per concedere un occhio di riguardo alle imprese locali tenendo in considerazione il cosiddetto km. zero.
Insomma, si tratta di rafforzare la competitività delle aziende locali e l’intero circuito economico della provincia. “E' importante che per centrare questo duplice obiettivo si sia deciso di puntare sul criterio della qualità, sulle produzioni locali e sugli aspetti sociali ed ambientali. Queste caratteristiche rappresentano alcuni dei principali punti di forza di noi artigiani, ovvero della spina dorsale dell'economia altoatesina” ha sottolineato Gert Lanz, presidente di lvh.apa, l’associazione che raccoglie gli artigiani altoatesini.
Passato il vaglio delle parti sociali, la proposta di legge tornerà presto in Giunta per l’approvazione definitiva.
Nella foto, un momento dell'incontro tra parti sociali e amministratori provinciali
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