Una visita allo stabilimento di Fresia Alluminio di Volpiano del senatore PD Stefano Esposito diventa occasione per promuovere la causa della filiera italiana del serramento
La notizia l’abbiamo colta su Facebook. E riguarda la visita del sen. Stefano Esposito del PD di Torino, e vicepresidente della 8ª Commissione permanente (Lavori pubblici, comunicazioni) allo stabilimento di Fresia Alluminio a Volpiano, alla periferia del capoluogo piemontese. Peraltro il parlamentare è anche membro della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere.
Nella sua pagina Facebook il senatore posta la foto dell’incontro che lo vede assieme, partendo da destra, a Cristina, Valentino ed Ezio Fresia, e così descrive la sua esperienza: “Questa mattina ho visitato lo stabilimento Fresia Alluminio di Volpiano. Un'azienda con 100 dipendenti che ha investito in questi anni su ricerca, innovazione e sviluppo. Un bell'esempio delle eccellenze produttive presenti sul nostro territorio. Erano presenti con me il Sindaco di Settimo e quello di Volpiano. Voglio ringraziare i fratelli Fresia Cristina e Valentino per l'invito, le lavoratrici e i lavoratori per l'accoglienza. Un grazie particolare a Francesca Sette che ha curato l'organizzazione dell'incontro”.
Ha attirato subito la nostra attenzione il fatto che il vicepresidente della 8ª Commissione permanente che si occupa di lavori pubblici visiti una fabbrica di prodotti per l’edilizia (comprendente magazzino dei profili grezzi per serramenti, accoppiamento del taglio termico, verniciatura grazie all’attiguo stabilimento VIV e logistica).
Abbiamo chiesto dettagli dell’incontro a Valentino Fresia che così si esprime: “Con il sen. Esposito abbiamo parlato di tante cose e naturalmente del mercato dell’edilizia, dei suoi sconvolgimenti, della crisi e, nel campo del serramento, dell’invasione di prodotti low cost e degli installatori incursori che colpiscono e non lasciano tracce. Abbiamo perorato la causa della filiera italiana del serramento in generale, quindi a prescindere dal materiale utilizzato, e abbiamo citato l’esempio francese della qualificazione RGE (vedi news) che protegge il consumatore e la collettività senza violare il sacrosanto principio comunitario della libera circolazione delle merci. Una qualificazione della filiera ispirata al modello francese che comprenda la certificazione dei prodotti e della posa garantisce i consumatori e lo Stato nel caso delle detrazioni fiscali del 65% per i serramenti e naturalmente protegge in maniera ineccepibile i nostri produttori, rivenditori e installatori. Il sen. Esposito si è detto assolutamente d’accordo sull’idea di salvaguardare posti di lavoro e il valore dei prodotti made in Italy e si è mostrato interessato a forme di qualificazione e certificazione che si inspirano al modello d’Oltralpe”.
Il senatore ha chiesto che gli venga approntata una documentazione in merito che Fresia gli recapiterà a breve.
A questo punto cominciano non essere pochi gli onorevoli che si dicono pronti a difendere e promuovere il made in Italy anche nel settore dei serramenti. Vedi i casi di De Girolamo, Renato Brunetta e Sandra Savino di Forza Italia, Gianni Girotto di Movimento 5 Stelle, Guido Guidesi di Lega Nord e Filippo Piccone di NCD. Mancava un esponente del partito di maggioranza relativa ma ora finalmente sembra esserci. Attendiamo i fatti. (eb)
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