Per la quinta volta Bolzano è la provincia dove si vive meglio, almeno nella statistica del Sole 24 Ore. La sorpresa? Milano al secondo posto.
Per la quinta volta la provincia italiana dove si vive meglio è Bolzano. Lo dice l'indagine sulla “Qualità della vita” del Sole 24 Ore, giunta alla 26esima edizione, che ogni anno mette a confronto la vivibilità nelle province italiane attraverso dati statistici. La sorpresa di quest'anno è il secondo posto di Milano. Bene anche Trento al terzo posto. In cosa alla classifica molti i centri del Mezzogiorno, con Reggio Calabria sull'ultimo gradino, Vibo Valentia al penultimo e Messina.
L'indagine del Sole 24 Ore vede sei aree tematiche (tenore di vita, affari e lavoro, servizi/ambiente/salute, popolazione, ordine pubblico, tempo libero) per un totale di 36 indicatori con relative classifiche parziali, di tappa e finali. Quest’anno le provincia prese in considerazione sono 110 vista la presenza Bat (Barletta, Andria e Trani), Fermo e Monza Brianza.
Bolzano ritorna al primato dopo il 2012. Molti i punti di forza di Bolzano evidenziati dall'indagine 2015: nelle prime due macroaree “Tenore di vita” e “Affari e lavoro” eccelle ad esempio nel tasso di occupazione (71% contro una media del 56%), nella quota di crediti in sofferenza (solo 5,7%, ossia meno di un terzo rispetto al valore medio), nei consumi (2.660 euro per famiglia, 700 in più della media). Buoni risultati anche in “Popolazione”, in particola per l'indice di vecchiaia e la speranza di vita e nel Tempo libero, dove è prima per presenze agli spettacoli e nella top ten per sport e spesa dei turisti stranieri.
All'estremità opposta, Reggio Calabria ha i piazzamenti peggiori nelle tre macroaree Tenore di vita, Affari e lavoro, Servizi Ambiente e Salute: alta è infatti la quota degli impieghi a rischio (36%), basso il patrimonio familiare medio (193mila euro contro una media di 345mila), la quota di export sul Pil (meno del 2%), la dotazione di asili nido (coperto meno del 2% dell`utenza), pessimo il voto di Legambiente.
La ricerca attribuisce un primato anche per ciascuno dei sei capitoli dell`indagine: così in “Tenore di vita” abbiamo Milano come capolista, in “Affari e lavoro” al top c'è Prato, per “Servizi Ambiente e Salute” la più efficiente risulta Monza e Brianza, nel capitolo demografico svetta Olbia Tempio, in “Ordine pubblico” la più tranquilla risulta Nuoro e nel “Tempo Libero” infine Rimini.
Quanto al secondo posto di Milano (era ottava nel 2014), è motivato soprattutto grazie agli indicatori del benessere (pensioni, Pil), dei servizi e delle opportunità di svago, mentre meno bene va sul fronte della sicurezza (trend che comunque coinvolge tutti i centri più grandi o ad alta attrazione economica o turistica).
Roma quest'anno scende al 16° posto, arretrando di quattro posizioni. La top ten è occupata dai centri del Nord e del Centro (con l'aggiunta di Olbia-Tempio), di piccole o medie dimensioni (salvo appunto il caso di Milano e, in parte, di Firenze), spesso situate lungo l'arco alpino (come Bolzano, Trento, Sondrio, Cuneo, Aosta). ?Tra le regioni più rappresentate in top ten, oltre alla Lombardia con Milano e Sondrio, anche la Toscana con il capoluogo Firenze che mette a segno un notevole miglioramento, salendo al quarto posto dal 16° e con Siena stabile (nona come nel 2014).
Per chi vuol saperne di più ecco il link alla pagina delle ricerche.
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