Quarta cessione crediti da bonus edilizi. Ora c’è

Dopo tanto parlare la tanto attesa quarta cessione del credito derivante da bonus edilizi “diventa legge”. Infatti, il Senato della Repubblica ha convertito in legge il decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17. Il provvedimento prevede, come dichiara il titolo, “misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali”. Qui il testo del disegno di legge approvato in via definitiva in attesa che il provvedimento venga pubblicato in Gazzetta.

Tra le tante norme che semplificano l’installazione di impianti di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, termico, eolico) vi è quella che introduce la quarta cessione del credito da bonus edilizi in riferimento alle comunicazioni della prima cessione del credito o dello sconto in fattura inviate all’Agenzia delle Entrate dopo il 1° maggio 2022.

Quarta cessione

La misura è stata introdotta con l’art. 29 bis (Modifiche all’articolo 121 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77). All’articolo 121, comma 1, lettere a) e b) sono aggiunte le parole “; alle banche, in relazione ai crediti per i quali è esaurito il numero delle possibili cessioni sopra indicate, è consentita un’ulteriore cessione esclusivamente a favore dei soggetti con i quali abbiano stipulato un contratto di conto corrente, senza facoltà di ulteriore cessione”.

Attualmente, dopo il decreto antifrode, sono possibili solo tre cessioni del credito. Ora le banche potranno esercitare una quarta cessione del credito ma solo a propri correntisti. Il tutto solo a partire dal 1° maggio 2022.

Molte semplificazioni per le energie green

Il DL Bollette introduce molte interessanti misure di semplificazione per l’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, le cosidette FER. In particolare l’installazione di impianti fotovoltaici e di pannelli solari, senza particolari vincoli autorizzativi, in edilizia libera (vedi news). Infine, dal 1° maggio, in ambito di risparmio energetico, gli uffici pubblici dovranno ridurre le temperature di impianti di riscaldamento e condizionamento in modo che, rispettivamente, non superino i 19° e non siano inferiori a 27°.