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Raccontare i cantieri: serve la visita preventiva per sostituire gli infissi?

Come già detto, il sopralluogo è assolutamente necessario in una nuova costruzione. Ma quando si tratta di sostituire gli infissi, nella maggior parte dei casi, la visita preventiva non serve e fa perdere solo tempo. L’importante è essere sicuri dei propri metodi e della propria professionalità

Continua la rubrica dedicata ai cantieri, che lascia la parola a chi li vive ogni giorno da anni ed è riuscito a farsi un nome nel settore!

L’autore è William Bisacchi (serramentista con oltre 30 anni di esperienza) ed è il protagonista di una nuova rubrica sulla rivista Nuova Finestra in cui scrive di cantieri particolarmente difficili che ha avuto modo di seguire e di come siano stati ottenuti brillanti risultati grazie anche alla scelta dei giusti serramenti. E qui sul sito guidafinestra.it li racconta attraverso video dedicati, corredati di foto e dettagli interessanti che potrebbero essere particolarmente utili per i colleghi. Ogni mese un cantiere, ogni cantiere una storia, ogni storia una problematica da risolvere, ogni problematica risolta un risultato eccellente.

 

In questo articolo parliamo di una casa a Cesenatico, acquistata dalla committenza come secondo alloggio per le vacanze, e subito ristrutturata. I lavori hanno previsto il rifacimento di pareti interne, pavimenti e cappotto esterno e successivamente arredata da una nota azienda di Predappio. Nella ristrutturazione i vecchi infissi in stile inglese e a doppio vetro non sono stati sostituiti in quanto, ai proprietari, sembravano in buono stato.

 

La consulenza iniziale

I proprietari, rimasti letteralmente innamorati degli infissi in stile inglese, con il passare del tempo si sono però accorti che questi non avevano prestazioni sufficienti e dovevano essere sostituiti. Inoltre, richiedevano una visita preventiva a tutti i costi. “Alla Bisacchi non facciamo più sopralluoghi di questo tipo da diversi anni ed essendo una regola non si fanno eccezioni. Dopo alcune lunghe telefonate, la signora e suo marito si sono convinti a venire in showroom, dove con le misure approssimative e le foto degli infissi attuali sono riuscito a trovare la soluzione che ritenevo più idonea per le loro esigenze. Dopo un paio di settimane ci siamo rivisti e gli ho sottoposto il preventivo per la sostituzione degli infissi senza opere murarie. Una volta accettato il preventivo che rispecchiava le loro aspettative abbiamo potuto fissare il vero sopralluogo” inizia a raccontare William.

 

Le soluzioni proposte

La soluzione che meglio si adattava alla casa era il legno-alluminio, perché internamente si sposava perfettamente con l’impronta di stile dell’arredo e l’alluminio esterno proteggeva gli infissi che sarebbero stati “abbandonati” a se stessi per diversi mesi in inverno, essendo una casa estiva. “Abbiamo, inoltre, preso in considerazione di rifare lo stile inglese tanto amato dalla signora ma alla fine siamo riusciti a convincerli di stravolgere il design dando priorità alla pulizia e alla luminosità che in una casa al mare è fondamentale. I vetri scelti erano doppi con basso emissivo, canaline termiche superspacer e gas argon all’interno, con composizione 33.1+16+33.1 con Ug di 1.1w e una trasmittanza luminosa dell’80%. Questi vetri ci garantivano comunque un valore termico complessivo degli infissi di 1.3w/m2K e in linea con l’incentivo Ecobonus che avevo consigliato di utilizzare. Per completare il foro finestra occorrevano anche nuovi cassonetti in linea con le prestazioni degli infissi e li abbiamo proposti naturalmente in legno come gli infissi. Per concludere il pacchetto abbiamo fornito tapparelle in alluminio coibentato ad alta densità da 5 KG al metro quadrato e relativa motorizzazione” prosegue William. 

 

Il sopralluogo

Durante l’agognato sopralluogo sono stati rilevate oltre alle misure di infissi e cassonetti, le sagome dei vecchi telai perché previsto di smurare completamente i vecchi stipiti sempre nell’ottica della luminosità. L’idea era quella di utilizzare degli infissi tuttovetro con un nodo anta/telaio di 9 centimetri e di riuscire a incassarne nel muro 5 centimetri in modo che rimanessero solo 4 centimetri in vista sia ad ante aperte che chiuse. Questa soluzione migliorava sia la luminosità sia l’impatto estetico che era una componente importante per tutti. Alcune finestre erano dotate di persiane in legno e oltre a essere molto belle erano anche in un ottimo stato, a tal proposito William ha suggerito di mantenerle e non sostituirle. Un’altra particolarità emersa durante il sopralluogo è stato un infisso interno che inizialmente ne era stata prevista la sostituzione ma non essendo influente dal punto di vista energetico ho voluto mantenere perché così facendo avrebbe continuato a raccontare la storia dell’abitazione. Era infatti a stile inglese come gli altri infissi, ed era stato uno dei motivi per i quali i clienti si erano innamorati di quella casa e avevano deciso di acquistarla.

 

Il progetto di posa

“Con i rilievi effettuati abbiamo provveduto a eseguire il progetto di posa in opera con smuratutura totale dei vecchi telai e sostituzione dei cassonetti. Purtroppo, mi capita di vedere interventi dove il nuovo infisso e il nuovo cassonetto vengono installati sopra ai vecchi elementi e questa pratica porta a diversi problemi: i più evidenti sono la perdita di luce, le finiture con grossi e sgraziati coprifili e un fissaggio meccanico precario. Naturalmente non abbiamo nemmeno preso in considerazione questa eventualità ma abbiamo trovato la migliore soluzione tecnica/prestazionale/estetica che avrebbe dato soddisfazione ai clienti. Sono consapevole che a volte è difficile ma è meglio dire un brutto no che eseguire un brutto lavoro. Tornando a noi, abbiamo previsto il taglio termico dei marmi passanti perché avrebbero creato un ponte termico lineare che avrebbe a sua volta potuto generare problemi di muffa e condensa” continua William. Un piccolo accorgimento che con i giusti strumenti in fase di posa non incide che per poche decine di minuti a finestra ma diminuisce considerevolmente il rischio di avere problemi futuri.

 

La posa in opera e il risultato finale

“Era autunno quando abbiamo iniziato la posa in opera degli infissi. Posare senza opere murarie e con la rimozione dei vecchi telai è un lavoro da eseguire senza fretta e con precisione. Occorre tagliere le vecchie murature cercando di non rovinare il muro adiacente e questa operazione necessita di accuratezza e tempo. Abbiamo iniziato smontando il cassonetto, tagliando i due traversi orizzontali per poi smurare i due telai verticali. Una volta smurati siamo andati a eseguire il taglio termico del marmo e preparando il vano per la posa del nuovo telaio. I lavori sono durati due settimane e una volta conclusi i clienti hanno dimostrato completa soddisfazione, e la signora tanto affezionata allo stile inglese mi ha ringraziato per averle consigliato questa soluzione tuttovetro.

Non aver eseguito la visita preventiva iniziale è stato un rischio, ma quando siamo sicuri dei nostri metodi, della nostra professionalità e di quello che possiamo fare per il cliente occorre avere la forza di seguire la propria strada e di non scendere a compromessi” conclude William.