Questo il primo commento a caldo del direttore generale dell’Associazione dell’involucro edilizio alla pubblicazione del Rapporto 2015/16. Purtroppo però le nuove costruzioni latitano ancora. E il mercato rimane molto indietro rispetto al quadro pre-crisi. Bene la proposta Enea sui condomini. E il 65% non si tocca
È prudente Pietro Gimelli alla richiesta di un commento dopo la pubblicazione del Rapporto sul mercato italiano dell’involucro edilizio di Unicmi uscito venerdì scorso (vedi news). Il Rapporto, come noto, rappresenta un punto fermo nelle analisi del settore facciate continue e serramenti e un importante contributo alla miglior conoscenza dell’ampio e variegato settore degli infissi.
Dietro la prudenza del direttore di Unicmi ci sono sei/sette anni di regressione del mercato con enormi perdite di operatori, aziende e fatturati. Mancano all’appello alcuni milioni di infissi. Per fortuna le ristrutturazioni e le sostituzioni dei serramenti resistono in attesa che ripartano le nuove costruzioni.
Ergo, occorre fare in modo che le agevolazioni fiscali del 50 e del 65% rimangano attive e possibilmente vengano stabilizzate. Molto apprezzata la proposta di Enea per la riqualificazione energetica dei condomini che apre nuove prospettive per il settore come mette in luce Pietro Gimelli in questa intervista esclusiva. Dove ribadisce: il 65% per la sostituzione delle finestre non si tocca.
Quale è il punto principale, più importante, del Rapporto che desideri mettere in luce?
Gimelli: Il fatto che dopo sei-sette anni di segno meno, finalmente, per i serramenti registriamo una prima, piccolissima, inversione di tendenza, tutta determinata dalle ristrutturazioni nell’edilizia residenziale. Ma non dimentichiamo che nel 2009 in Italia si vendevano 11 milioni di serramenti e ora solo 8. Quei tre milioni di unità-finestre perse hanno significato operatori restati sul campo e sofferenze finanziarie enormi per migliaia di aziende.
Quali sono le opportunità che si aprono per il settore del serramento in generale? E per quello metallico in particolare?
Gimelli: Le opportunità che il 2017 offrirà ai nostri prodotti saranno le stesse di quest’anno. Saranno ancora determinanti le ristrutturazioni. Ma sono certo che se il settore del serramento di alluminio saprà comunicare adeguatamente i suoi skill ai consumatori italiani, qualificando al tempo stesso quel passaggio fondamentale che è la posa in opera, potrà agganciarsi proficuamente ad un trend di ripresa.
Quali le minacce per il settore del serramento in generale? E per quello metallico in particolare?
Gimelli: Fra la fine dell’estate e l’autunno, da anni, c’è sempre qualcuno che immagina rimodulazioni delle detrazioni fiscali per l’anno dopo che in qualche modo penalizzino i serramenti. Per fortuna, almeno fino a questo momento, il 65% è stato confermato non penalizzando alcun intervento di singolo componente in grado di produrre benefici per il risparmio energetico. E proprio la somma di milioni di piccoli interventi hanno prodotto il successo di questo importante strumento anticiclico e fornito l’unica ancora di salvataggio a disposizione della filiera italiana dei serramenti.
Mi sembra che qualcosa di nuovo stia emergendo a proposito delle agevolazioni fiscali per il risparmio energetico…
Gimelli: In effetti in materia di 65%, quest’anno, invece, il dibattito preliminare sembra possedere qualità e buone idee. Ho infatti molto apprezzato la proposta di Enea di trasformare il 65% per i condomini in veri e propri incentivi gestiti da Cassa Depositi e Prestiti, una trasformazione, che se sarà accolta dal Governo assieme ad una conferma di almeno 3 anni del 65% per i singoli interventi così com’è, sarà in grado di far finalmente decollare il 65% anche per la riqualificazione complessiva degli edifici.
Tutta questa premessa per dire che, come scritto nel Rapporto, fino a quando non ripartirà il mercato delle nuove costruzioni, pensare di non confermare 50 e 65% significa minacciare non solo il comparto dei serramenti (indipendentemente dal materiale), bensì tutto il settore delle costruzioni.
(eb)
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