Progetti

Reinterpretazione dell‘architettura padana: vivere la luce

La scelta accurata dei materiali e le ampie superfici trasparenti, realizzate su progetto dello studio BiasiBonominiVairo Architetti con i sistemi in alluminioSchüco, rendono unici gli ambienti di un edificio residenziale inondato da una calda luce naturale.

La scelta accurata dei materiali e le ampie superfici trasparenti, realizzate su progetto dello studio BiasiBonominiVairo Architetti con i sistemi Schüco, rendono unici gli ambienti di un edificio residenziale a Revere (Mantova) che viene inondato da una calda luce naturale.

L’integrazione funzionale e fruitiva fra lo spazio interno e l’area verde circostante è il concept architettonico da cui è partito l’arch. Mauro Vairo dello studio BiasiBonominiVairo Architetti per la progettazione di una residenza monofamiliare situata nell’area di Mantova. “Il progetto – spiega l’architetto – è concepito come la rielaborazione di una tipica abitazione padana con la volontà di ottenere uno spazio domestico confortevole, incentrato su una zona living ampia oltre 70 metri quadrati e caratterizzata dalla massima continuità visiva, che ha suggerito l'impiego di materiali naturali della tradizione, con l’obiettivo di conferire agli ambienti una luminosità morbida.”

Tutti gli aspetti materici sono stati valutati con estrema cura: dal rivestimento esterno in mattoni facciavista, recuperati dalla demolizione di un’antica cascina, all’impiego di rivestimenti in legno di noce americano – con plance di grande formato – per pavimenti, soffitti, pareti e arredi fissi, fino alla scelta di ampie lastre in pietra bruna impiegate nella cucina e in alcune aree esterne.

L’effetto della luce diffusa, che stempera ombre e proiezioni interne durante l’arco dell’intera giornata, è stato ottenuto inserendo grandi aperture vetrate, una delle quali scorrevole, lungo i fronti meno illuminati dalla luce solare diretta, rendendo il giardino partecipe degli spazi di relazione. La realizzazione è stata eseguita dall’Impresa edile Ferr Edil mentre i serramenti sono stati realizzati da Costruzioni Metalliche Maffei con sistemi Schüco International. Le tende schermanti sono Model System.

La modulazione dell’irraggiamento solare diretto è affidata a un lucernario schermante, posto sulla sommità della scala. “L’inserimento degli elementi trasparenti e dei dispositivi per l’ombreggiamento – spiega l’arch. Vairo – è risultato particolarmente complesso, sia a causa delle notevoli dimensioni e del peso dei serramenti, come la grande porta scorrevole esterna che apre completamente la cucina verso il giardino, sia per l’inserimento dei dispositivi per la movimentazione automatizzata. Grazie alla consulenza fornita da Schüco Italia abbiamo risolto tutti i problemi tecnici, in particolare l’incasso nelle pareti e l’isolamento termico delle vetrate scorrevoli, l’occultamento delle motorizzazioni e l’impiego di tende a rullo compatte per l’oscuramento interno. Parallelamente, abbiamo anche omogeneizzato dal punto di vista visivo le diverse tipologie di serramenti utilizzati, ricorrendo a profili con sezioni dal disegno semplice e lineare. La straordinaria flessibilità delle possibili soluzioni, tutte garantite e certificate, ha inevitabilmente orientato le scelte di fornitura, facendo realmente la differenza rispetto al risultato finale”.

Sono stati installati i sistemi in alluminio per finestre e portefinestre Schüco AWS 75 BS.HI, che permettono di massimizzare la quantità di superficie vetrata grazie alla loro anta “a scomparsa”. Equipaggiate, nei bagni, con il sistema Schüco TipTronic per la gestione elettronica.

Gli scorrevoli Schüco ASS 70 HI sono stati scelti per l’elevata facilità di utilizzo, sia per la resistenza all’infiltrazione dell’acqua (pioggia battente fino a 900 Pa) che per le prestazioni termofonoisolanti.

Completano i sistemi di chiusura le porte d’ingresso Schüco ADS 75, equipaggiate con serratura motorizzata e pannello esterno addossato. Tutti i serramenti Schüco, sono stati realizzati in classe antieffrazione RC2, con finitura dei telai esterni brunita (finiture Akzo Nobel) per intonarsi al colore dei paramenti esterni in mattone facciavista. Per volere del progettista le vetrate sono tutte del tipo a doppia camera a elevato isolamento termico, con warm edge e gas argon (classificazione P4A secondo EN356; trasmittanza termica Ug 0,6 W/m2K).