“Spirito di collaborazione, sinergia e senso di appartenenza nazionale”, questa la strada che consiglia Gaetano Rapisarda, tecnico e rivenditore siciliano per ripartire dopo questa emergenza
Gaetano Rapisarda, è un consulente energetico CasaClima, PassivHouse, operatore termografico, titolare della Porteck/aperture contemporanee, showroom di infissi, porte, sicurezza e outdoor, in provincia di Catania. Ha voluto condividere con i colleghi questo video in cui mette in luce alcuni spunti che potrebbero essere interessanti punti di ripartenza per il settore.
“Da ogni evento negativo dobbiamo imparare e trovare la forza potente e propulsiva per innescare il cambiamento. Questa per noi deve essere una nuova occasione di crescita, perché possiamo imparare anche dagli errori che abbiamo commesso”. Dichiara Rapisarda nel suo messaggio
“Questo tempo di stop di tutte le attività ci è servito per riordinare le idee, per capire le cose che non andavano nel nostro show room e per i produttori, nella loro officina. Attuare delle modifiche e soprattutto delle migliorie e delle strategie più efficaci di marketing. Ci ha dato l’occasione per mettere nero su bianco diversi progetti che avevamo in mente da tempo. Ora si passa alla fase 2! La fase della rinascita. Ritengo necessari due fattori per affrontare questa nuova fase. Innanzitutto, mi rivolgo soprattutto ai miei colleghi, ma il discorso è esteso anche a tutti i cittadini: mai come ora siamo chiamati a riscoprire l’appartenenza ad un unico Paese, ad avere quel sentimento di patriottismo. Dobbiamo aiutare la nostra Italia comprando italiano, prediligendo le aziende e i prodotti. Favorendo il design e qualità che ci contraddistingue in tutto il mondo. Perché è sulle spalle delle piccole e medie imprese italiane che si regge il futuro e la pronta ripresa del nostro Paese. È giunto il momento di ascoltare chi ci sta accanto, riscoprire i nostri talenti, e sono tanti, la bravura delle nostre grandi falegnamerie, le maestranze dei nostri fabbri e serramentisti, dei nostri artigiani tutti, delle nostre eccellenze: cogliere ciò che ci impone il cambiamento e, se possibile, anticiparlo. In secondo luogo, è necessario uno spirito di collaborazione e sinergie tra le nostre associazioni di categorie. Per scambiare idee e soluzioni e poter superare ostacoli e problematiche che incontriamo nel nostro lavoro durante questa fase. Sinergie da sfruttare anche, per ottenere nuovi strumenti legislativi a favore del nostro settore che ci permettano di poter avere maggiori agevolazioni”.
Ma come ci si dovrà riorganizzare all’apertura?
“Un grosso ostacolo che incontreremo alla riapertura sarà, sicuramente, la paura dei nostri clienti a recarsi dentro lo show room e soprattutto di ricevere personale a casa – continua Rapisarda -. Come tranquillizzarli, non solo loro ma anche i nostri collaboratori, oltre che noi stessi? Come ci siamo mossi noi in tal senso: abbiamo chiaramente attuato tutte le misure che impone il protocollo di sicurezza con la passione e l’attenzione che contraddistinguono il nostro lavoro, garantendo nel contempo sicurezza e protezione per tutti i nostri collaboratori (avendoli dotati dell’equipaggiamento a norma). Inoltre, abbiamo già provveduto alla pulizia e la sanificazione dei locali, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago”.
Un argomento che a Gaetano Rapisarda sta molto a cuore è la tutela dei dipendenti. “Un altro strumento che dobbiamo prendere in considerazione è la stipula di una polizza per garantire una copertura assicurativa in caso di ricovero ospedaliero e per offrire assistenza post ricovero con la possibilità di estenderla al nucleo familiare. Già sul mercato alcune compagnie si sono organizzate per offrire questo servizio”.
“Voi, cari colleghi, lo sapete bene: un imprenditore non si ferma mai, neanche durante il Covid19 ci siamo fermati. Non abbiamo rinunciato ai nostri sogni, non abbiamo affievolito le nostre passioni, non è diminuito l’amore per il nostro lavoro, abbiamo progettato e adesso dobbiamo rilanciare le nostre attività. Questa crisi ci ha portato a sperare, a pensare che l’uomo ha, o può avere nuovamente, una possibilità, nonostante tutto, di rimodulare la propria esistenza secondo coscienza, rispettando la natura, gli animali e l’ecosistema tutto”. È l’invito di speranza di Rapisarda a conclusione del suo messaggio
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