Per il rinnovo delle grandi e storiche finestre di Palazzo Beltrami in centro a Milano la scelta del progettista è stata quella del sistema Secco EBE85 in ottone
Il progettista del rinnovo dello storico Palazzo Beltrami in centro a Milano per la sostituzione vecchi serramenti di legno del piano terra, ha optato per l’utilizzo del sistema EBE85 di Secco Sistemi in ottone brunito. Il materiale con la sua apparenza antica e nobile si abbina particolarmente
bene a un palazzo storico di prestigio come Palazzo Beltrami. Inoltre grazie alle sezioni in vista ridotte, le ventotto finestre di 2 x 4 m del piano terra di cui ventisei sono centinate lasciano fluire tanta luce naturale all’interno dello spazio espositivo.
Nell’ambito di un’architettura sostenibile, essenziali per la scelta, sono anche state le prestazioni termiche d’avanguardia garantite dai profili a taglio termico EBE85. Importanti anche l’elevata resistenza all’effrazione, la tenuta all’acqua e la prestazione acustica. Insomma la scelta ha permesso di coniugare estetica e armonia con il meglio della tecnologia. Le nuove finestre evocano visivamente le finestre della tradizione e si inseriscono perfettamente nel contesto storico del palazzo e della Piazza della Scala ma offrono tutti i confort e tutta la sicurezza di infissi tecnologicamente avanzati.
Il Palazzo in Piazza Scala numero 6, già proprietà della Banca Commerciale Italiana (1906) sorge sull’area della Casa Brambilla nota anche come Palazzo Rosso, per via delle decorazioni in terracotta esistenti prima della demolizione e dell’intervento del Beltrami. Luca Beltrami, architetto milanese nato a metà del 1800, si era distinto giovanissimo nel restauro di Palazzo Marino, ora sede del Comune, del quale aveva completato proprio la facciata prospicente Piazza della Scala. Beltrami ha poi restaurato il Castello Sforzesco, reinterpretando l’opera del Filarete, con la ricostruzione della torre d’ingresso tuttora conosciuta con il nome dell’architetto fiorentino del XV secolo. Oltre ai palazzi del Cordusio, sono opere sue anche il Palazzo per l’Esposizione di Belle Arti (in Via Turati) e la sede del Corriere della Sera.
Tornando a Palazzo Beltrami, si prospettò la possibilità di allargare il fronte della costruzione con la demolizione della chiesa di S. Giovanni. La realizzazione durò cinque anni e il nuovo edificio venne inaugurato nel 1911. La nuova costruzione diede uniformità e coerenza alla piazza, regolarizzandone il perimetro e uniformandone lo stile rinascimentale. La severa imponenza dello stile classico meglio risponde, rispetto alla frivolezza del Liberty in voga nel periodo, a dare una sensazione di solidità e serietà maggiormente confacenti ad un istituto bancario, che deve raccogliere la fiducia della gente. Ma è soprattutto negli interni che Luca Beltrami fornisce il meglio della propria raffinatezza. Ne sono testimoni la hall centrale (il salone) con i suoi due ordini, il velario, il ricco scalone che porta al primo piano, le decorazioni, gli arredi, sino alle modanature e i ferri battuti, tutte cose che l’architetto curò nei minimi particolari; persino gli scrittoi sono realizzati su suoi disegni. Il visitatore coglie un’impressione di elegante opulenza nell’equilibrio dell’impianto architettonico neocinquecentesco, nella profusione di materiali pregiati (marmi policromi, vetrate), negli elementi decorativi.
L’architetto Luca Beltrami ha pensato per questo palazzo una facciata neo-classica scandita da imponenti colonne ioniche declina elementi architettonici che lo collegano stilisticamente con i due palazzi che lo circondano.
Affacciato su piazza della Scala nel cuore nevralgico di Milano, di fronte alla galleria Vittorio Emanuele, il Palazzo Beltrami nato come sede della direzione della Banca Commerciale Italiana, occupa una posizione privilegiata tra Palazzo Marino, sede del Comune da un lato, e il Teatro alla Scala dall’altro. Oggi proprietà di Banca Intesa Sanpaolo, Palazzo Beltrami è diventato sede museale assieme ad altri due palazzo storici nelle vicinanze detenuti dallo stesso Istituto per formare il complesso delle Gallerie d’Italia. Il progetto dell’allestimento è stato opera dell’architetto Michele de Lucchi. L’ex salone bancario del piano terra di Palazzo Beltrami si è trasformato in uno spazio espositivo aperto al pubblico. Accoglie la ricca collezione artistica del Novecento di Intesa Sanpaolo e ospita mostre temporanee. La ristrutturazione resa necessaria dalla nuova destinazione d’uso ha incluso la sostituzione integrale dei vecchi infissi di legno al piano terra.
Ad eseguire l’intervento di rinnovo delle grandi finestre è stata la Elpral di Napoli azienda con know-how nel campo degli interventi di sicurezza su spazi museali e su edifici pubblici in genere e in grado di fornire un lavoro “chiavi in mano” (in gallery alcune immagini delle lavorazioni che Elpral è in grado di effettuare).
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