Riviste al rialzo le cifre della crescita del PIL mentre maggio registra cifre record per l’export: +13,1%
In Italia prosegue il rafforzamento dell’attività economica. Lo attesta nel Bollettino di metà luglio la Banca d’Italia che afferma: “Secondo nostre stime la crescita del PIL in Italia è proseguita nei mesi primaverili, attestandosi attorno allo 0,4 per cento, come nel primo trimestre. Il prodotto avrebbe tratto beneficio dall’andamento favorevole nel settore dei servizi e dalla ripresa del valore aggiunto dell’industria, dopo il calo temporaneo registrato all’inizio dell’anno. I giudizi sulle condizioni per investire sono migliorati in tutti i comparti; le esportazioni hanno continuato ad aumentare nella prima parte dell’anno; le prospettive per gli ordini esteri sono positive.
Prosegue l’espansione dell’occupazione, nonostante il venir meno degli incentivi alle nuove assunzioni a tempo indeterminato. Il credito al settore privato non finanziario continua a crescere in misura modesta, sostenuto dai prestiti alle famiglie. L’andamento dei finanziamenti alle aziende, frenato anche dalla loro ampia disponibilità di liquidità, resta differenziato tra settori e dimensioni di impresa. La qualità del credito migliora ulteriormente, grazie alla più favorevole fase congiunturale”.
Secondo le proiezioni presentate nel Bollettino, il PIL dell’Italia dovrebbe aumentare dell’1,4 per cento quest’anno, dell’1,3 il prossimo e dell’1,2 nel 2019.
“Rispetto alle stime formulate lo scorso gennaio, scrive Palazzo Koch, la crescita è stata rivista sensibilmente al rialzo, riflettendo l’accelerazione dell’attività economica all’inizio dell’anno, nonché sviluppi più favorevoli della domanda estera e dei mercati delle materie prime energetiche”.
Le più recenti stime del Fondo Monetario parlavano di una crescita sostanzialmente simile pari a 1,3% mentre l’OCSE si fermava all’1% e la Commissione europea si attestava su un ancor più prudente +0,9%.
Come segnala la Banca d’Italia, cresce l’export che a maggio segnava un bel +13,1%.
Bene l’export verso i tradizionali mercati di Francia (+12,4%) e Germania (+12,5). Ancor meglio verso l’Olanda (+15,8%), Romania (+17,4%), Polonia (+17,5%). Tra i mercati extra UE spiccano gli USA (+16%), India (+19,4%), Russia (26,6%), Cina (+35,1%). Al top con il 38,1% di crescita del nostro export il mercato del Mercosur, mercato comune dell’America Latina, costituito da Argentina, Brasile, Paraguay, Urguay e Venezuela.
(eb)
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere