Economia

Risparmio energetico, detrazioni, IVA e infissi. Fresia, ALsistem: “Che almeno l’IVA rimanga in Italia”

“Il nostro primo concorrente è chi costruisce e posa con criteri di bassa qualità” afferma Valentino Fresia, socio fondatore di Alsistem e contitolare di Fresia Alluminio.

Anche durante il week end assistiamo alle prime reazioni all’articolo (vedi) su come lo Stato e la società francesi difendono in maniera molto determinata la filiera nazionale dell’edilizia mantenendo al proprio interno la catena del valore, tasse e IVA comprese.
La prima reazione è quella di Valentino Fresia, socio fondatore Alsistem e contitolare Fresia Alluminio, osservatore sempre attento del mondo del serramento, d’alluminio in particolare. Ecco le sue riflessioni:

” Ho letto con grande attenzione le novità legislative recentemente applicate nello Stato francese attraverso l’articolo pubblicato su “guidafinestra “.
Ho riflettuto: quale è la finalità del credito d’imposta del bonus energetico? I costruttori e le show room posano gli infissi con valori di isolamento dichiarati dal costruttore. Ma quale performance garantiscono? Il valore di trasmittanza termica dei serramenti Uw è un valore teorico, passibile di forte peggioramento se la posa non segue i criteri di una posa qualificati. La filiera italiana può e deve garantire l’assistenza post vendita. I costruttori esteri mordi e fuggi, quali garanzie offrono al mercato?
Mi sono chiesto chi è il concorrente dei nostri partner Alsistem? Non è il PVC, ma il produttore che costruisce e posa con criteri di bassa qualità. Ci vogliono invece prestazioni garantite e post vendita assicurata.
Perché per una volta non seguiamo l’esempio francese? Chiedo ad UNICMI, l’associazione dell’involucro, che venga proposta una nuova bozza di legge che tuteli il costruttore italiano.
Lo Stato italiano incassa meno tasse, meno Irpef per promuovere l’efficientamento energetico. Ma che almeno l’IVA rimanga in Italia! “
 
L’intervento di Valentino Fresia fa anche riferimento a una serie di recenti interventi su Guidafinestra in merito alle fatture “senza IVA” (il meccanismo è in realtà un reverse charge che comunque impoverisce l’Italia) applicate da produttori esteri in ottemperanza a una normativa comunitaria del 1993 che doveva essere transitoria e che invece dura ancora.

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