Marco Rossi, vicepresidente di Anfit, imprenditore del mondo del serramento, commenta in questa videointervista le anticipazioni via Sole24Ore di oggi (vedi news) delle parti del Decreto Maggio di imminente applicazione che riguardano il mondo dell’edilizia e i bonus fiscali come l’ecobonus e il sismabonus che vengono portati al 110%, in modalità non ancora perfettamente chiare. A cominciare dalla data di applicazione: 1° luglio. Il che significa che chi vuol cambiare le finestre si presenterà dai rivenditori piuttosto che dai serramentisti nella seconda metà dell’anno. In totale, il settore del serramento starà fermo per quattro mesi: due di lockdown e due per il decreto Maggio. Fantastico!
Sarà un bazooka alla Draghi per risollevare le sorti del mondo dell’edilizia, come vorrebbe il giornalista? O piuttosto sarà un mega flop come fu lo sconto in fattura lo scorso anno che si trasformò in cocente delusione per chi lo lanciò e un patatrac per le piccole e medie aziende del settore a solo vantaggio dei grandi?
Questo anticipa e teme Rossi secondo cui il prossimo decreto è modellato secondo le richieste di Ance per cui favorirà i grandi e medi progetti e trascurerà la piccola edilizia e le sue decine di migliaia di operatori: imprenditori edili, impiantisti, finitori, serramentisti, rivenditori…Prima che un progetto a sismabonus o a ecobonus110pc parta ci vorranno parecchi mesi. E che facciamo nel frattempo?
Altri punti nebulosi riguardano le tipologie di interventi ammissibili (ad esempio, le sostituzioni degli infissi), i soggetti che potranno accedere ai superbonus, le modalità di cessione del credito, il ruolo delle banche e dei soggetti finanziari ammissibili, il ritorno dello sconto in fattura. E poi il grande difetto: questo decreto è modellato Ance. Poco o nulla per la piccola e diffusa edilizia e migliaia di operatori resteranno al palo.
Insomma, il decreto tutela i grandi e punisce i piccoli…
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