A Venezia, in piena acqua alta, la 9.a Giornata internazionale del Roto Trade Press con la presenza di 64 giornalisti di 16 paesi europei. Tra bilanci di fine anno e sguardi al futuro, Roto lancia, in Germania, la campagna antieffrazione per le finestre.
Bilancio dell’anno ormai trascorso, stato attuale della società, prospettive per il prossimo futuro, iniziative di rilancio del mercato e analisi del mercato mediterraneo. Questa è stata in grande sintesi la Giornata dedicata da Roto alla stampa internazionale di settore che si è tenuta a Venezia il 5 novembre. Vi hanno preso parte 64 giornalisti di 16 paesi europei.
Roto, produttore tedesco di primo piano di ferramenta e accessori per serramenti, di finestre da tetto e tecnologie solari, organizza oramai da 9 anni quello che è divenuto un tradizionale appuntamento di fine anno con i giornalisti.
L’evento ha avuto luogo in uno storico e prestigioso hotel a due passi da Piazza San Marco, in piena ‘acqua alta’. Il che ha fatto provare a tutti i partecipanti una forte esperienza personale di che cosa significhi convivere con le avversità climatiche e ambientali e, nonostante tutto, riuscire a sopravvivere e a vivere. Se vogliamo, si è trattato di una metafora certamente non voluta della situazione di mercato in cui si si ritrovano oggi a operare molte aziende.
Sul palcoscenico il top management aziendale: il presidente Dr. Eckhard Keill e capo della Divisione Tecnologie per porte e finestre (FTT), il responsabile finanziario Michael Stangier, il responsabile marketing FTT Udo Pauly, il direttore del Sud Europa FTT Francesc Gimeno, responsabile per i mercati di Francia, Spagna, Portogallo, Italia e Grecia, e Christoph Hugenberg del Consiglio di Amministrazione.
Roto ha riservato a Venezia un omaggio culturale che tutti i presenti hanno particolarmente apprezzato: un avvincente momento di approfondimento a cura del prof. arch. Stefano Croce dell’Università IUAV sulle architetture della città lagunare in cui tanta parte e per diverse ragioni ha giocato e gioca la presenza dei componenti finestrati. Ma veniamo ai contenuti principali della Giornata.
Fine anno è tempo oramai di bilanci e di prospettive. Hanno tratto le somme pre-finali il presidente e il direttore finanziario. In grande sintesi la società tedesca ha mantenuto nel corso del 2014 le prestazioni record dell’anno precedente. E a fine anno, sulla base degli ordini acquisiti, è fiduciosa di raggiungere i 658 milioni di euro del 2013 nonostante che i mercati in cui opera abbiamo avuto una contrazione tra il -6 e il -8%. Il mercato 2014 si è mosso peggio di quanto ci si attendeva. Russia, Cina, Germania soffrono mentre performano bene Polonia, Gran Bretagna, Irlanda e Ungheria. Male il Sud Europa. Molto bene invece l’America del Nord, Centro e Sud. Due terzi del fatturato 2014 vanno attribuiti all’estero.
Per la Germania Keill (qui a destra) ha stigmatizzato le cifre troppo ottimistiche dell’Associazione dei facciatisti e serramentisti tedeschi VFF che da poco ha corretto con il segno meno le previsioni di inizio anno. E, in questo quadro, nota una diminuzione del numero di finestre per lotto compensata per fortuna da un aumento del valore degli ordini. Ovvero attorno al prodotto finestra sta accrescendo il valore della componetistica. In sostanza: meno produzioni, ma più valore. La minor produzione è anche risultato dell’invasione di prodotto low cost dall’Est, dalla Polonia soprattutto. Oramai il 20% delle finestre installate in Germania sarebbe di importazione dall’Europa dell’Est.
Keill si toglie pure qualche sassolino dalla scarpa: “Nel 2013 siamo stati profittevoli, molto meglio dei nostri concorrenti. Il che ci permette di investire mentre altri vivono su quanto accumulato nel passato. La crisi ha anche un effetto di pulizia che potremmo rafforzare con qualche acquisizione”.
In questo quadro il direttore finanziario Stangier (qui a sinistra) rileva che “la tendenza non ci è amica sia per l’evoluzione dei mercati che per i movimenti dei prezzi delle materie prime come zinco e alluminio che stanno crescendo. Per fortuna la produttività è in crescita mentre crescono le vendite di prodotti a maggior valore aggiunto ”. E se Keill non prevede l’apertura di nuovi stabilimenti – solo 3 anni fa è stato inaugurato un modernissimo impianto in Ungheria – lascia, come Keill, lo spiraglio aperto ad acquisizioni. “Siamo molto attivi su questo fronte ma la concretizzazione avverrà quando tutto sarà passato”.
E il 2015? Il presidente di Roto vuole traguardi ambiziosi soprattutto in termini di guadagno di quote di mercato perché le previsioni non sono per niente incoraggianti. Le prospettive sono assai poco rosee ma grazie al ‘german made’ , il marchio lanciato lo scorso anno, da non confondersi con il made in Germany, sottolinea Keill, e alle 3 K (Kraft, Kondition, Kompetenz ovvero Forza, Condizione, Competenza) “affrontiamo il 2015 da ottimisti”.
Di rilievo anche le relazioni di Udo Pauly sulla campagna in corso sulla sicurezza antieffrazione e di Francesc Gimeno sul mercato delle finestre in Francia, Spagna e Italia che trattiamo in altra parte.
Alla fine di una giornata intensa e logisticamente complessa, i complimenti di Keill al management di Roto Frank Italia, dal responsabile Sud Europa Francesc Gimeno all’amministratore delegato Gianluigi Balestreri, alla responsabile marketing Manuela Klugbauer, per l’ottima riuscita dell’evento.
(eb)
Sulla campagna sicurezza antieffrazione di Roto presentata da Ugo Pauly clicca qui
Sul mercato delle finestre del Sud Europa presentata da Francesc Gimeno clicca qui
Nella foto in alto: un Palazzo sul Canal Grande (doc. Prof. Croce)
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