![Highlights attualità. Salva Casa in via di semplificazione](https://s3.eu-south-1.amazonaws.com/wp.cluster02.guidafinestra.it/media/Cattura-101-800x566.jpg)
A seguito della pubblicazione delle linee guida Salva Casa, il MIT ha aperto la consultazione pubblica con l’obiettivo di individuare soluzioni concrete alle normative esistenti
Al via la consultazione in merito alle linee guida del Salva Casa per raccogliere contributi e proposte concrete in materia di edilizia e costruzioni; in aumento le imprese con certificazioni green, secondo Accredia; la filiera legno-arredo chiude in flessione, cautela per il 2025. Cosa è successo questa settimana?
Aperta la consultazione pubblica per la semplificazione in materia di edilizia e costruzioni
Dopo la pubblicazione delle Linee guida sul Salva Casa, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha aperto la consultazione pubblica per raccogliere contributi e proposte sulla semplificazione e il riordino della disciplina in materia di edilizia e costruzioni, con l’obiettivo di individuare soluzioni concrete alle normative esistenti.
Per facilitare l’analisi delle criticità e la definizione di nuove linee guida normative sono stati individuati 20 temi per consentire a enti pubblici, operatori del settore e tutti i soggetti coinvolti di segnalare problematiche e proposte tramite un questionario online.
Accedendo alla piattaforma è possibile selezionare un massimo di tre argomenti di interesse e fornire per ciascuno un contributo dettagliato: criticità (individuazione delle principali difficoltà operative riscontrate in relazione all’argomento scelto) e possibile soluzione (proposta di interventi normativi mirati a risolvere le criticità evidenziate).
Si potranno inviare contributi e proposte entro il 21 febbraio.
In aumento le imprese con certificati green
Le certificazioni green sono un biglietto da visita da esibire che migliora non solo la reputazione dell’impresa ma appresenta un vantaggio competitivo e strategico. Le certificazioni consentono di accedere a commesse più qualificate e ad appalti pubblici, instaurare rapporti con le banche, nonché ampliare il mercato di riferimento e attrarre clienti.
Secondo l’ultimo aggiornamento di Accredia in un anno i siti aziendali che hanno ottenuto certificazioni green sono cresciuti del 14%, superando quota 45mila unità. Sul podio lo standard di riferimento peri sistemi di gestione ambientale ISO 14001 con 39.800 siti certificati, seguito da quello sulla qualità (ISO 9001).
Sono aumentati del 18%, superando le 4.000 unità, anche i siti che possono vantare una certificazione ISO 50001 che fornisce un quadro di riferimento per l’integrazione delle prestazioni energetiche nella gestione quotidiana delle attività. Crescono anche le certificazioni ISO 20121 sulla gestione sostenibile degli eventi. 39 i siti aziendali hanno ottenuto la certificazione dell’End of Waste su carta e cartone (regolamentata dal decreto ministeriale 2020/188), mentre sono oltre mille le imprese ESCO e oltre 3.400 EGE (esperti in gestione dell’energia), che hanno registrato un incremento dell’8% rispetto allo scorso anno.
Legno-arredo chiude in flessione il 2024, cautela per il 2025
Dai preconsuntivi elaborati dal centro studi di FederlegnoArredo su dati Istat, la filiera legno-arredo chiude il 2024 con un fatturato alla produzione pari a 51,6 miliardi di euro, in flessione del 3,1%.
La flessione riguarda le vendite sul mercato interno, pari a 32,2 miliardi di euro, che costituiscono oltre il 60% del giro d’affari complessivo e registrano un -3,5%, dovuto in gran parte alla riduzione degli incentivi fiscali previsti negli anni precedenti.
L’export, che rappresenta il 38% del fatturato totale della filiera, chiude a -2,3% con un valore pari a 19,4 miliardi di euro.
Il saldo commerciale della filiera sfiora gli 8 miliardi di euro, una flessione del 3,1% che il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin ritiene contenuta considerati sia il contesto economico e geopolitico sia le aspettative. Feltrin mostra comunque cautela date le variabili in gioco nel panorama interno e internazionale (come la paventata introduzione dei dazi americani) sollecitando la ricerca di mercati di sbocco alternativi e investimenti strategici (nell’ambito della sostenibilità e della formazione per la transizione digitale) e forme alternative di approvvigionamento energetico.
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