La Federazione Nazionale delle Esco vuole fungere da soggetto aggregatore per raccogliere le esigenze delle micro e piccole imprese
Lo sconto in fattura 2020 detto anche sconto in fattura bis sta riemergendo come tema di discussione e di iniziativa. Questo dopo qualche settimana di analisi della materia da parte di associazioni, enti e imprese dopo la pubblicazione della legge di Bilancio 2020 che ha delimitato l’applicazione dello sconto in fattura ai lavori di efficientamento energetico di primo livello di valore superiore a 199.999 euro. Qualcuno come Coserplast e Fresia Alluminio è già ripartito. Maico ci conferma l’accordo con Alperia. Parecchi altri sono in procinto di ripartire. L’obiettivo è duplice: riuscire a venire incontro alle esigenze di risparmio dei clienti e allargare la base di massa dei clienti “ecobonus” che è molto più ampia di quanto si pensasse (vedi news).
Notizia che emerge dall’ambito di Federesco, la Federazione Nazionale delle Esco, le Energy Service Company, è il raggiungimento di un’intesa con Enel X, società controllata Enel, definito il principale acquirente di credito del settore, in merito allo sconto in fattura 2020.
Federesco ha da tempo avviato – ne avevamo dato notizia già a novembre, vedi news – il progetto per la costituzione di un soggetto aggregatore in grado di raccogliere le esigenze delle micro e piccole imprese, facendo massa critica per poi muoversi sul mercato della cessione del credito da ecobonus cercando le condizioni migliori.
Nelle ultime settimane Federesco ha lavorato per condividere con Enel X un percorso di apertura al mercato delle MPMI, cioè le microimprese, piccole e medie imprese, caratterizzato da grandi potenzialità ma anche da una polverizzazione estrema, per le quali la Federazione si propone quale soggetto aggregatore. Esempio tipico della polverizzazione è il mondo della serramentistica che conta diverse decine di migliaia di operatori tra produttori e rivenditori.
Ora Enel X e Federesco starebbero valutando attentamente i vari passaggi formali (necessari per regolamentare i rapporti tra soggetto avente diritto al beneficio fiscale, cedente/cessionario del credito di imposta e Agenzia delle Entrate) e i relativi livelli di rischio (mancanza dei requisiti oggettivi che danno diritto alla detrazione d’imposta o indebita fruizione del credito di imposta), unitamente alla definizione di un prezzo di acquisto e gestione del credito di imposta capace di soddisfare tutti i soggetti coinvolti.
L’obiettivo è quello di sviluppare entro breve un modello procedurale chiavi in mano, ovvero una metodologia operativa capace di supportare tutto il complesso iter gestionale della cessione del credito per assicurare lo sconto in fattura 2020. Vi terremo informati.
a cura di Ennio Braicovich
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