Maico stringe accordo quadro con la esco Alperia Bartucci a favore dei propri clienti. Presenti rappresentanti di 56 aziende, tra i migliori clienti
Accordo sullo sconto in fattura tra l’accessorista Maico e la spa Alperia Bartucci, una esco ovvero una Energy Service Company . L’intesa è stata presentata ieri in un noto hotel di Soave (Verona) presenti i rappresentanti di 56 aziende dell’accessorista. Da un lato Wolfgang Reisigl, ad di Maico Italia, e dall’altro Giuseppe Apolloni della esco.
Ha fatto un po’ ombra al meeting la notizia dello stop allo sconto in fattura (ora è sicuro che si tratta di abrogazione certa) giunta nel cuore della notte (vedi news). Il che non ha impedito un incontro dal vivo interesse.
Wolfgang Reisigl, alla testa di Maico Italia, ci spiega: “Quando le circostanze cambiano e diventano sfide, ci sono due modi per affrontarle: o viverle come difficoltà, problema e minaccia o puoi cercare di vederci l’opportunità. Abbiamo visto il mondo delle associazioni muoversi per l’abrogazione ma abbiamo notato anche che a settembre qualche produttore e qualche grande distributore sono partiti con lo sconto in fattura. E, poi, a ottobre altri ancora si sono aggiunti. Sempre di più produttori hanno adottato la misura a favore dei loro rivenditori e dei clienti finali. Chi con l’aiuto delle esco e chi da solo. Da qui la nostra decisione di trovare un partner solido e affidabile come Alperia Bartucci”.
La esco è una controllata di Alperia, società altoatesina che fattura 1,2 miliardi di euro, multiutility integrata e coinvolta in produzione e vendita di energia da fonti rinnovabili, gestione della rete elettrica, soluzioni avanzate per la mobilità elettrica e le smart cities. Un gruppo che gestisce 41 impianti idroelettrici, oltre 8.700 chilometri di rete elettrica, sei centrali di teleriscaldamento e serve oltre 278.000 clienti con energia elettrica e gas, occupando un migliaio di dipendenti. Insomma, una società dalla impressionante capienza fiscale e dalla poderosa liquidità.
L’accordo tra Maico e Alperia Bartucci prevede che sia il serramentista a vendere e a fatturare gli infissi alla esco. Questa li rivende e li fattura scontati del 50% al cliente finale dopo aver applicato il proprio ricarico e aver acquisito il suo credito ecobonus. Il ricarico, senza scendere nei dettagli, ci appare essere quello oramai usuale. Maico è solo l’organizzatore dell’operazione.
Quali le condizioni al contorno? La prima è che i serramentisti siano clienti di Maico che ha chiesto una priorità di trattamento per loro e i loro rivenditori. Non vi è accordo di esclusiva ma solo di priorità. La seconda è che l’ordine minimo sia di almeno 6 mila euro +Iva. Il problema forse più grosso è la capacità operativa di Alperia di assorbire una mole di lavoro inattesa. Della esco già si servono alcuni serramentisti. Se aderissero le 56 aziende presenti e magari 5/6 rivenditori a testa saremmo di fronte a oltre 300 aziende da trattare.
“Abbiamo chiesto- sottolinea Reisigl- ai nostri partner di essere assolutamente chiari con i clienti finali offrendo loro la doppia scelta: o la detrazione fiscale tradizionale su dieci anni o l’immediato sconto in fattura come da articolo 10 che deve tener conto dei costi del processo”.
Chiediamo cosa farà Maico in caso di abrogazione dell’articolo 10 e dello sconto in fattura. L’esponente di Maico risponde con filosofia: “Se anche dovesse finire a fine anno, noi siamo contenti lo stesso. Abbiamo incontrato i nostri clienti, gli abbiamo reso servizio. Se cambiano le leggi, dovremo cambiare il progetto. Perché no? Abbiamo investito tempo, denaro e persone su questo progetto e, quando lo presentiamo ai clienti, ci cambiano le regole ma questa è la nostra politica. È il mondo in cui viviamo che richiede una grande flessibilità e capacità di adattamento”.
a cura di Ennio Braicovich
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