Dopo la risoluzione odierna della Commissione Industria Senato il Segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli: “Il Governo abroghi lo sconto in fattura”
Lo sconto in fattura previsto dall’articolo 10 del Decreto Crescita merita solo l’abrogazione. Così si esprime il segretario Generale di Confartigianato Cesare Fumagalli dopo la risoluzione, all’unanimità, della Commissione Industria del Senato (vedi news) di stamane.
Secondo Confartigianato, con l’applicazione dello sconto in fattura in 5 anni le piccole imprese del ‘sistema casa’ (costruzioni, installazione impianti, serramenti) registreranno riduzioni dal 37% al 58% del fatturato sul segmento interessato dalle detrazioni fiscali per riqualificazione energetica.
“La Commissione Industria del Senato ha compreso e condiviso le preoccupazioni ripetutamente espresse in questi mesi da Confartigianato e dalle altre Organizzazioni d’impresa sui gravi effetti distorsivi della concorrenza e penalizzanti per le piccole imprese provocati dallo sconto immediato in fattura per gli interventi relativi a ecobonus e sismabonus. Ora il Governo non può eludere il problema, segnalato anche con due interventi dall’Autorità Antitrust: ci aspettiamo l’unica soluzione efficace, vale a dire l’abrogazione della norma del Decreto Crescita che prevede il meccanismo dello sconto in fattura”.
Così il segretario generale di Confartigianato Cesare Fumagalli commenta la risoluzione parlamentare approvata oggi all’unanimità dalla Commissione Industria del Senato che impegna il Governo a individuare adeguati meccanismi di protezione temporanei per le piccole e medie imprese e a dare seguito alle raccomandazioni dell’Autorità Antitrust in tema di ricadute sulle filiere produttive di settore dei sistemi di incentivazione per la riqualificazione energetica degli edifici.
A questo punto mancano pochi giorni alla approvazione della Legge di Bilancio 2020 per trovare una soluzione accontenti tutti – partiti, partiti sociali – sullo sconto in fattura. Dal dibattito nelle Commissioni parlamentari e dagli emendamenti presentati non ci sembra che siano emerse idee straordinarie che possano accontentare le piccole e medie imprese che stanno soffrendo moltissimo. La strada dell’abrogazione è forse la via più semplice in attesa di un provvedimento quadro che trovi l’accordo di partiti e di Associazioni.
a cura di Ennio Braicovich
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