Pubblicato il Rapporto 2013 di Legambiente sulla situazione delle scuole italiane, secondo edilizia scolastica e servizi offerti. Ma c'è un fiore all'occhiello.
Crescono le pratiche sostenibili e l’uso delle fonti rinnovabili, ma ci
sono ancora troppi edifici vecchi, privi di sicurezza e posti in aree a
rischio sismico.
Oltre il 60% delle scuole sono state costruite
prima del 1974, il 37,6% necessita di interventi di manutenzione urgente
e il 38,4% si trova in aree a rischio. Il Nord guida la graduatoria
della qualità dell’edilizia scolastica con Trento (1°), Prato (2°) e
Piacenza (3°). Indietro il sud che compare solo a metà classifica con
Lecce (27°).
Non migliora la situazione dell’edilizia scolastica italiana,
secondo il Rapporto 2013 di Legambiente (in allegato) reso pubblico
quest’anno. L’edilizia delle scuole italiane continua ad essere in uno
stato di permanente emergenza sul fronte degli interventi e della messa
in sicurezza.
Oltre il 60% degli edifici scolastici sono stati costruiti
prima del 1974, data dell’entrata in vigore della normativa
antisismica. Il 37,6% delle scuole necessita di interventi di
manutenzione urgente, il 40% sono prive del certificato di agibilità, il
38,4% si trova in aree a rischio sismico e il 60% non ha il certificato
di prevenzione incendi.
Ecco quanto si legge sul Rapporto 2013: “Nel 2013 Legambiente ha svolto
delle termografie in diverse città italiane, che dimostrano quale sia lo
stato in cui versano gli edifici scolastici dal punto di vista del
comfort termico. Le strutture analizzate alla termocamera mostrano
infatti dispersioni termiche diffuse in corrispondenza delle strutture
portanti, dei caloriferi e degli impianti di riscaldamento. Anche le
verifiche sui serramenti mostrano infiltrazioni di aria fredda
dall’esterno con il risultato di avere spazi freddi e inutili sprechi
energetici. Come nel caso dell’Istituto tecnico industriale
“Calamandrei” di Bari, costruito negli anni ’60-’70: le termografie
effettuate mostrano perdite di calore in corrispondenza della struttura
portante e forti fenomeni di infiltrazione d’acqua a causa della
proliferazione di muffe all’interno dell’edificio”.
Molto quindi lo spazio che si apre per interventi anche di tipo
serramentistico a cominciare delle vie di fuga, maniglioni antipanico
ecc. per arrivare nei pochi casi nobili anche ad un intervento per
l’efficientamento energetico che passa, come noto anche per i
serramenti.
L’ istituto tecnico economico Ottaviano Mossotti di
Novara, scuola che ha già compiuto i 150 anni di vita, è stato
sottoposto ad un intervento complesso costato un milione e duecentomila
euro. Nell’immagine, sopra a destra come si presentava l’Istituto prima
dell’intervento.
I lavori hanno interessato tutte le facciate dell’Istituto oltre ai serramenti e alla copertura.
“Un intervento mirato anche al risparmio energetico – ha sottolineato
l’assessore provinciale Mariani – e, quindi, anche al risparmio e
all’ottimizzazione delle risorse”.
Il direttore dei lavori è Adriano Zanetti, del settore edilizia della
Provincia di Novara, che spiega la scaletta dell’intervento: rimozione
parti in distacco, rivestimento parte della facciata con materiale
adeguato, lavaggio e ripristino dei mattoni e del cemento armato a
vista, sostituzione di tutti i serramenti esterni e rifacimento del
tetto.
E’ soddisfatto il preside dell’Istituto Orazio Cavallaro, per i lavori
di recupero della struttura. “Ringrazio la Provincia – ha proseguito
Cavallero – per aver mantenuto gli impegni presi dalla passata
amministrazione”.
L’intervento è stato seguito dalla I.M.G. di Milano e le opere serramentistiche sono state eseguite da Alusistem snc di Senago (MI).
I lavori hanno previsto l’inserimento di un nuovo cappotto termico
esterno congiuntamente alla sostituzione dei vecchi serramenti in
alluminio e ferro, al fine di soddisfare le esigenze riduzione delle
dispersioni termiche dell’edificio e di abbattimento dell’inquinamento
acustico.
In tal senso, Alusistem si è rivolta a Domal per “l’affidabilità, la versatilità e le elevate performance garantite dalle sue soluzioni”. Infatti, il sistema utilizzato Top TB 65,
rappresenta un’eccellenza in termini prestazionali, con un valore medio
di trasmittanza per ogni sezione fino ad un Uw 1,00 W/m2K per finestre
con warm edge e dimensioni 1230×1480 mm e un isolamento acustico fino a
46 db per finestre di 1265×1515 mm.
La serie è, inoltre, certificata aria, acqua, vento in tutte le sue
applicazioni, raggiungendo i migliori risultati, sino alla classe 4
all’aria, E1500 all’acqua e C5 al vento.
L’intervento ha previsto un restyling completo degli infissi,
comprensivo dello studio di un design specifico per il lato interno ed
esterno. Per l’outdoor sono stati realizzati imbotti in alluminio anodizzato,
che assicurano una perfetta interazione tra il cappotto ed nuovi
serramenti, il lato indoor, invece, è stato personalizzato con finiture
in anodizzato argento. Con la sua ampia gamma di colori ed accessori
disponibili, Top TB 65 è infatti in grado di rispondere efficacemente ad
ogni esigenza progettuale.
Infine, le ampie aperture create con Top TB 65 hanno contribuito al
recupero dell’immagine dell’edificio. L’estetica si coniuga al comfort
abitativo con estrema modernità, grazie ad un profilo visibile dei
serramenti di soli 89 mm, che ha permesso di realizzare pareti
trasparenti, a garanzia di un’elevata illuminazione naturale degli
ambienti, ideale per assicurare il benessere psicofisico dei suoi
occupanti.
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