Secondo le ultime previsioni del Centro Studi di Cna Sardegna il settore nell’anno in corso tornerà a crescere. 217mila installazioni, di cui 77mila porte, 120mila finestre e 20mila porte-finestre, questo comparto strategico per l’economia isolana alla fine dell’anno in corso crescerà del 5,2%
Circa 6mila addetti impiegati in circa 2.200 realtà locali. E’ questa la complessiva dimensione della filiera degli infissi e dei serramenti in Sardegna secondo gli ultimi dati Istat che considerano tutto il comparto, dalla produzione alla distribuzione fino alla posa. Secondo le ultime previsioni del Centro studi di Cna Sardegna il settore nell’anno in corso tornerà a crescere. 217 mila installazioni, di cui 77 mila porte, 120 mila finestre e 20 mila porte-finestre, questo comparto strategico per l’economia isolana alla fine dell’anno in corso crescerà del 5,2%.
“La filiera degli infissi e dei serramenti svolge un ruolo molto importante in Sardegna – spiegano Francesco Porcu e Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale della Cna Sardegna e presidente regionale della Cna Costruzioni -.Per questo riteniamo particolarmente positivi i dati del nostro Centro studi. Si tratta infatti di un settore non certo marginale della nostra economia”. Nonostante una riduzione degli occupati (erano 6.500 nel 2013) in rapporto al totale dell’occupazione e delle imprese regionali il comparto dei serramenti detiene in Sardegna un peso ben superiore rispetto alla media nazionale: 1,8% contro l’1,6% in termini di addetti; 2,0% contro l’1,7% in termini di imprese. Si tratta di percentuali anche superiori rispetto al dato medio del mezzogiorno (1,7 e 1,9%). Secondo gli ultimi Istat (relativi al 2014), considerando tutta la filiera (dalla produzione alla distribuzione fino alla posa in opera) il comparto degli infissi e dei serramenti in Sardegna dà lavoro a circa 6.000 addetti (in riduzione rispetto ai 6.500 del 2013) in circa 2.200 unità locali. In rapporto al totale dell’occupazione e delle imprese il settore degli infissi regionale detiene un peso ben superiore rispetto alla media nazionale: 1,8% nel 2014 contro l’1,6% in termini di addetti; 2,0% contro l’1,7% in termini di imprese.
Si tratta di percentuali anche superiori rispetto al dato medio del mezzogiorno (1,7 e 1,9%). Il report della Cna Sardegna evidenzia che la ripresa del settore è stata sostenuta soprattutto dal mercato della riqualificazione, ma – e questo è un segnale estremamente confortante – alla fine del 2017 anche il settore della nuova produzione mostrerà i primi significativi segnali di crescita. Va osservato, infatti, che rispetto al 2010, porte, finestre e porte finestre, hanno visto il mercato relativo agli edifici di nuova costruzione praticamente dimezzarsi (da 113 mila installazioni a poco meno di 57 mila nel 2017), mentre il settore del rinnovo edilizio, sostenuto dagli incentivi (in particolare per la riqualificazione energetica nel caso di finestre e porte-finestre) ha supportato il mercato dei serramenti (+16% di installazioni tra 2010 e 2017).
A conti fatti, oggi, il 74% del mercato dei serramenti è fatto di sostituzione dell’esistente. Secondo le statistiche Enea nel 2016 sono stati effettuati 3 mila interventi per la sostituzione di serramenti (finestre e porte-finestre). “In molti casi – continuano Porcu e Mascia – specialmente per investimenti di piccola entità, l’utilizzo degli strumenti di agevolazione risulta sconveniente a causa della burocrazia e della lunghezza del piano di rimborso o comunque meno frequente rispetto alla semplice contrattazione con l’impresa installatrice”.
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