Domani è il progetto di un’abitazione eco-sostenibile destinata alle città
Domani è un progetto abitativo che si propone di indagare la rigenerazione architettonica, energetica e sociale del suolo cittadino. E’ realizzato come risposta alla sempre più necessaria esigenza di circolarità delle risorse. Fino al 21 ottobre 2018 sarà visitabile in scala 1:1 al Mattatoio di Roma, ex Macro Testaccio, piazza Orazio Giustiniani, 4.
Se le nuove esigenze di mobilità, transitorietà e flessibilità hanno trasformato le città in agglomerati brulicanti e centri attrattivi in crescita tumultuosa, oggi più che mai è necessario ripensare la pianificazione urbana attraverso il recupero degli spazi inutilizzati, la riqualificazione delle aree dismesse e l’alleggerimento dell’impatto energetico dell’uomo nell’ambiente, senza ulteriore consumo di territorio.
Domani è il progetto abitativo realizzato dagli architetti Andrea Rinaldi e Roberta Casarini che si propone di cambiare il modo di intendere gli edifici e le città per rispondere all’aumento della popolazione, alla crescente dissoluzione del suolo e alle modificazioni dei sistemi di vita.
Vincitore di Eco Luoghi 2017/18 – il consulto informale indetto dal Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare, dall’Associazione Mecenate 90 e da Unioncamere, in collaborazione con il Dipartimento di Architettura di Roma Tre, con il Consiglio Nazionale degli Ingegneri e con il sostegno di FederlegnoArredo – Domani stimola la riqualificazione architettonica promuovendo un nuovo concetto di sostenibilità non solo dal punto di vista energetico, ma anche dal punto di vista economico, sociale e urbano.
La progettazione per strati è il concetto che ha ispirato gli architetti Rinaldi e Casarini nello sviluppo di un sistema strutturale che offre la possibilità di intervenire nelle città attraverso addizioni volumetriche che si inseriscono nel costruito con discrezione.
Tale sistema è stato concepito come un intervento di recladding che permette sia l’adeguamento sismico, energetico ed estetico delle preesistenze, sia l’addizione di porzioni immobiliari incrementali.
Domani è un’architettura semplice e circolare pensata per evolvere in funzione dei flussi di aria, acqua, luce, suono, energia, materie prime e persone. Lo spazio abitativo è articolato in moduli di 1,80 x 4,50 m, costruiti interamente in fabbrica e montati tra loro in cantiere con collegamenti magnetici. La modularità consente variazioni di forma e taglia per adattarsi a luoghi e necessità, mentre l’altezza ridotta di 2,40 metri è stata studiata per poter incrementare la densità urbana (a confronto con le abitazioni standard, infatti, il sistema Domani permette di ricavare un’unità abitativa in più ogni 10 piani).
Due grandi vetrate Schüco ad elevata efficienza energetica delimitano e illuminano la zona chiusa, realizzata come un ambiente unitario rivestito in legno di larice che sfrutta arredi e attrezzature per la suddivisione spaziale. Il lungo piano bianco che attraversa longitudinalmente lo spazio assolve alla funzione di tavolo, piano cottura, lavello e scrivania, definendo concettualmente le diverse aree funzionali. Il bagno è stato progettato come un vano in vetro rivestito di specchi, mentre l’armadio è un insieme di appendiabiti distribuiti nello spazio.
All’interno di Domani binari elettrificati permettono una gestione portatile della corrente elettrica, consentendo lo spostamento di prese e interruttori nel punto in cui se ne ha bisogno. L’accesso all’abitazione stessa avviene senza chiavi attraverso l’esclusiva tecnologia Schüco BlueCon, che permette di aprire la porta d’ingresso con la sola vicinanza del proprio smartphone. Il sistema riconosce tramite collegamento Bluetooth il telefono, sbloccando la serratura motorizzata non appena l’utente entra nel raggio di rilevamento. Uno specifico modulo contiene infine tutti gli impianti della casa: sanitari, idrici e di scarico.
L’involucro stratificato di Domani, appoggiato sulla struttura di consolidamento statico dell’edificio sottostante, è realizzato con tecnologie in acciaio steel frames rivestite da una facciata ventilata bianca in lastre Krion termo-curvate. Caratterizzate da un’elevata riflessione solare, grande resistenza ai raggi UV e ottime proprietà antibatteriche, le lastre sono completamente riutilizzabili alla loro dismissione e le notevoli proprietà fotocatalitiche consentono di purificare l’aria che respirano circa 1000 persone in un anno.
La coibentazione esterna dell’abitazione è realizzata con pannelli di poliestere spessi 120 mm ottenuti dalla riconversione dei rifiuti plastici, mentre quella interna è realizzata con isolanti sottili termoriflettenti.
Vetrate di grandi dimensioni con profili in alluminio Schüco e monoblocchi Alpac con un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata integrato costituiscono infine le parti trasparenti dell’involucro.
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