L’edilizia cresce, il comparto serramenti ha un andamento positivo, il rinnovo e gli incentivi giocano ancora un ruolo importante ma il prossimo futuro è fortemente influenzato dall’incerta situazione politico/economica nazionale
Presentato oggi il Rapporto Unicmi 2019. I numeri del mercato dei serramenti e delle facciate continue: trend 2019 e prospettive 2020. A fare gli onori di casa il presidente Guido Farè che ci ha tenuto a sottolineare l’importanza e l’interesse di questi rapporti che vengono realizzati da quasi vent’anni e il direttore generale Pietro Gimelli. I dati sono stati presentati dal professor Carmine Garzia, coordinatore scientifico dell’Ufficio Studi Economici Unicmi. Platea coinvolta e attenta costituita da esponenti di tutta la filiera: produttori, fornitori e commercianti.
Come sta il mercato?
Secondo il Rapporto Unicmi 2019, nel 2018 il comparto dell’edilizia in Italia ha performato meglio del PIL e le previsioni per quest’anno e il prossimo mantengono lo stesso trend. Gli investimenti nel settore costruzioni hanno cominciato a salire nel 2017 registrando un + 3,1% nel 2018, percentuale che scende al 2,4% per la previsione 2019 a causa dell’incertezza sulla situazione economica italiana influenzata dallo spread e dai bassi consumi degli italiani. Il rinnovo, soprattutto nel residenziale, continua a trainare il settore anche se si assiste a una piccola ripresa del nuovo (comunque inferiore rispetto al previsto). Le previsioni di crescita del non residenziale degli anni scorsi riferite al 2018/2019 coerenti con il trend positivo che il comparto edile vive da un paio d’anni sono state ritoccate al ribasso a causa della situazione politico/finanziaria del Paese dalla quale dipenderà fortemente anche l’andamento nel biennio 2020/2021. La domanda di infissi e facciate cresce sia nel residenziale sia nel non residenziale e secondo le stime nel 2020 si attesterà intorno a un valore di circa 5 miliardi di euro. Le quote di mercato ripartite per tipologia di materiali non subiscono troppe variazioni, si consolida il pvc, minima discesa dell’alluminio e dopo anni di trend negativo, sale leggermente il legno.
Incentivi fiscali e art. 10
Gli incentivi fiscali giocano ancora un ruolo molto importante per il comparto e stimolano la domanda di serramenti (per un valore di circa 1,6 miliardi di euro nel 2018) da parte dei consumatori, è stato calcolato che circa il 50% del fatturato delle aziende è dato proprio dagli incentivi (gli incentivi fiscali pesano per il 38% sull’intero mercato dei serramenti e per il 53% sul segmento residenziale). Il direttore Gimelli ci tiene a sottolineare che questo dato non deve essere inteso come una possibile perdita della metà del fatturato nel caso in cui questi incentivi dovessero essere cancellati; la possibilità delle detrazioni incoraggia l’acquisto ma non è l’unica variabile “nessuno cambia le finestre solo perché c’è l’incentivo” dichiara. Si è aperto a questo punto un dibattito legato al DL Crescita e al famigerato art. 10 che prevede lo sconto in fattura. Se da un lato risulta evidente che è necessario muoversi per intervenire su questa decisione, dall’altro, essendo ormai legge approvata, è importante capire come gestire la situazione che ci troviamo di fronte. Chiara la posizione di Unicmi: non parlarne (vedi news); così che i consumatori non vengano messi a conoscenza di questa possibilità che metterebbe in ginocchio le aziende del comparto.
Performance aziendali secondo il Rapporto Unicmi 2019
Lo studio ha presentato anche le performance dei costruttori di serramenti e di facciate continue, secondo i dati la redditività è migliorata e la situazione finanziaria è relativamente stabile. Un’analisi è stata fatta anche su un campione di 45 showroom che crescono meno dei serramentisti ma mostrano un trend positivo.
Conclusioni
Questi dati mostrano, insomma, una situazione relativamente positiva ma pongono il tema della crescita dimensionale delle aziende. È tempo di imparare a gestirla adeguatamente sia dal punto di vista delle risorse finanziarie sia da quello delle risorse umane.
a cura di Olga Munini
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