In occasione del lancio delle novità di Eku Perfektion, Pietro Gimelli, direttore generale dell’associazione dell’involucro e dei serramenti metallici, ha presentato in anteprima il progetto di comunicazione digitale a sostegno del serramento in alluminio.
37,7 milioni di italiani utilizzano ogni giorno il web . E’ il 63% della popolazione. La percentuale diventa più alta se consideriamo gli anzianissimi, i neonati e chi non ce la fa. Si calcola in 15 milioni i nostri connazionali che acquistano online. Ben 28 milioni gli italiani che sono attivi sui social network e 24 milioni quelli che vi accedono da cellulare. Cifre che 10 anni fa non esistevano neanche visto che il primo smart phone, l’Iphone, nasceva solo a gennaio 2007. Sono queste le cifre di una rivoluzione, mondiale peraltro, con cui ogni azienda deve far conto. Anche nel settore dei serramenti. Non a caso il programma del Forum Serramenti del 24 novembre (clicca qui) è dedicato al Going Digital.
Il mercato è cambiato
E proprio alle potenzialità raggiunte e offerte dal web si aggancia il progetto di comunicazione digitale a sostegno del serramento in alluminio elaborato in sede Unicmi con l’aiuto di primarie aziende del settore e presentato in anteprima in occasione dell'avvio del road show di Eku Protektion 2016 (vedi news)
Un progetto mirato alla riconquista delle quote di mercato che non può che essere digitale, come ha evidenziato Pietro Gimelli, direttore generale di Unicmi. “I tempi lo impongono. Anche se non li capiamo o non ci piace essere sui social network, su face book, twitter e simili, il mercato si è spostato là nel giro di pochi anni. Buona parte, anzi oramai gran parte dei consumatori si informa prima sul web e poi procede all’acquisto”.
All’iniziativa che decolla a metà novembre per terminare a ottobre 2017 hanno aderito numerose aziende di primo piano del comparto quali Profilati in primis assieme ad Aluk, Alumil, Ponzio, Profilati Brescia, Sapa Building System e i suoi brand Domal, Original Systems e Wicona, Azzurro Group, Giesse, Master, Savio, Ensinger, Technoform Bautec, Sika,….
Sempre Gimelli: “Per chi vuole acquistare i serramenti per quasi un anno sarà impossibile non notare sul web la comunicazione del Supermarchio dei serramenti in alluminio che narrerà l’alta qualità dei prodotti e illustrerà pure la ragione del differenziale di prezzo e servirà a convogliare la domanda verso le aziende che vi avranno aderito”.
Un presupposto per l’adesione dei produttori di infissi sarà la qualifica sulla posa in opera.
Per anni il mercato è stato bloccato solo sulle prestazioni termiche che sono una componente importante delle caratteristiche dei serramenti ma non le sole. “In questi anni abbiamo dimenticato tanto altro: la trasmissione luminosa, ovvero la luce, l’assenza di manutenzione, la robustezza meccanica e tanti altri vantaggi”. Insomma, “abbiamo bisogno di far rumore, di raccontare al mercato che il serramento in alluminio è un prodotto figo e voi serramentisti dovete prepararvi a utilizzare il Supermarchio”.
Obiettivi e strumenti
L’obiettivo è intercettare una parte sostanziosa della domanda di serramenti per il rinnovo – si tratta di quattro milioni di finestre, calcola l’Ufficio economico di Unicmi – influenzando via web quei 615 mila acquirenti di serramenti che ogni anno si affacciano sul mercato. “Negli ultimi anni il serramento in pvc ha conquistato quote di mercato a spese di legno ed alluminio. Ora vogliamo recuperare queste quote senza parlar male di nessuno. E poi basta parlare di prestazioni energetiche. Oramai queste sono un prerequisito di legge per poter vendere”.
La campagna, che ha richiesto un investimento di 400 mila euro, si appoggerà su digital advertising, social networks e un sito proprio (il nome è ancora top secret, come lo sono pure il logo e il nome definitivo del Supermarchio) inizia tra il 15 e il 20 novembre. Gli esperti calcolano che in 12 mesi stimolerà 56 milioni di impression portando 850 mila potenziali acquirenti sul sito.
(eb)
PS: qualche giorno dopo la pubblicazione della notizia Unicmi inviava una nota di precisazione (clicca qui)
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