Il 2° rapporto sul settore dei serramenti in Italia CRESME-CNA, in collaborazione con il Consorzio LegnoLegno
Serramenti in ripresa. 5,4 milioni di finestre è la dimensione del mercato italiano realizzata nel 2017, che sta per essere eguagliato, con un ulteriore leggero aumento ( +0,7%) nel 2018. E’ questo l’esito dell’analisi effettuata per il 2° Rapporto congiunturale CRESME-CNA, con il contributo di Consorzio LegnoLegno, sul settore dei serramenti in Italia.
Dinamica complessiva del mercato italiano delle FINESTRE (Residenziale e Non residenziale*)
Fonte: elaborazioni e stime CRESME/SI
* Settori non residenziali osservati: Uffici, Alberghi, Scuole
E le prospettive rimangono favorevoli per i prossimi quattro anni: il mercato potenziale delle finestre negli edifici residenziali e non residenziali mostra una dinamica crescente per il periodo quadriennale 2018 – 2021. La crescita del mercato dovrebbe interessare sia il comparto residenziale (+1,4% medio annuo), sia quello non residenziale (+1,6% medio annuo) . Le stime del Cresme indicano che si raggiungeranno, in media annua 2018-2021, installazioni in edifici esistenti e nuovi pari a quasi 5,55 milioni di unità di cui circa 5,34 milioni nel settore residenziale e 0,20 milioni nei settori non residenziali analizzati (uffici, scuole e alberghi).
Per un quadro più dettagliato del mercato del serramenti clicca qui
Prospettive positive, quindi, che tuttavia scontano, per quest’anno, un probabile fattore di rallentamento dovuto al depotenziamento dell’ecobonus dal 65% al 50% e all’incertezza sul rinnovo per il 2019 che si è protratta fino all’approvazione della Nota di Aggiornamento del DEF.
Per gli anni successivi, le prospettive sono sempre condizionate dall’interruzione o meno del ricorso alla proroga annuale degli incentivi e alla eventuale rimodulazione della relativa aliquota .
Anche perché si tratta ormai, con la crisi della nuova edilizia, di un mercato della sostituzione (l’88% del totale) che sta “lavorando” su livelli elevati di domanda poiché sono entrate nella necessità di rinnovo tutti quei serramenti installati per la prima volta o sostituiti fra i 25 e i 40 anni fa (l’edilizia prodotta negli anni ’70 e ’80 e la prima ondata consistente del recupero). Ricordiamoci che stiamo confrontandoci su uno stock complessivo oggi esistente di 216,8 milioni di finestre.
Questo 2° Rapporto congiunturale sul mercato dei serramenti affronta anche il settore delle porte, con un mercato nazionale di 2,77 milioni di unità nel 2017 e 2,81 milioni nel preconsuntivo 2018.
Dinamica complessiva del mercato italiano delle porte (Residenziale e Non residenziale*)
Fonte: elaborazioni e stime CRESME/SI
* Settori non residenziali osservati: Uffici, Alberghi, Scuole
Anche il mercato potenziale delle porte negli edifici, nelle stime del Cresme, presenta prospettive di crescita pari al +4,2% complessivo nel periodo 2018 – 2021.
I dati di mercato di finestre e porte si innestano su un tessuto imprenditoriale formato, nel 2016, da 52.857 imprese attive, con un numero di addetti pari a 157.584. Un settore che rappresenta circa l’1% del totale delle imprese italiane e che ha mostrato una importante inversione di tendenza nel 2016, vedendo crescere il numero di imprese dell’1,7% e quello dei relativi addetti del 4,3%.
Continua ad essere sensibilmente positivo il saldo del commercio con l’estero: il 2018 dovrebbe chiudersi con un valore complessivo dell’export di porte e finestre pari a circa 614 milioni di euro, in crescita rispetto ai 599 milioni registrati nel 2017, corrispondente ad un incremento del +2,6%.
L’Area Euro è nettamente il principale mercato di sbocco delle esportazioni italiane, con oltre 228 milioni di euro di vendite nel 2017, il 38% del totale, seguita dal Nord America che, proprio nel 2017 con circa 76 milioni di euro, ha superato Medio Oriente e altri paesi dello spazio economico europeo (Norvegia, Svizzera, Islanda, etc.).
Dal lato delle importazioni, anche nel 2018 il mercato italiano ha importato prevalentemente infissi in PVC, il 47% del totale in termini di valore, una quota cresciuta progressivamente nell’arco degli ultimi anni (era il 35% nel 2010). Nel complesso, alla fine di quest’anno verranno importate finestre e porte per un valore totale di circa 234 milioni di euro, 20 milioni di euro in più rispetto al 2017 (+9,3% la variazione su base annua).
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