La miniripresa di oggi 14 aprile include i serramenti in legno e in pvc ma non quelli in metallo. Interrogazione dell’on. Gianluca Rospi: “il ministro Patuanelli deve spiegare alla filiera interessata il perché di tale esclusione”.
L’incomprensibile esclusione dei serramenti metallici dalla miniripresa di oggi (che include invece le produzioni di infissi in legno e in pvc secondo il DPCM 11 aprile, vedi news) sta suscitando un vasto movimento di protesta ed ora approda in Parlamento. Si è fatto portavoce del movimento il deputato del gruppo Misto, Gianluca Rospi che ha depositato un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli. Ecco il testo dell’istanza:
“Mai come in questo momento di emergenza sanitaria ma oramai anche economica il Governo dovrebbe ascoltare tutte le categorie industriali. Tra questi anche la filiera della produzione di serramenti metallici che protestano per l’esclusione dal decreto del 11 aprile per poter ripartire da oggi. È difficile capire come mai l’Esecutivo abbia fatto una disparità tra le diverse categorie di infissi visto che da oggi possono riaprire le produzioni di porte e finestre di legno e plastica, non blindate, ma non loro.
Basti pensare che queste ultime erano già state ammesse con il DPCM del 25 marzo in quanto annidate all’interno del macrocodice Ateco 22.2 ‘Fabbricazione di articoli in materie plastiche autorizzate ad operare’. L’allegato 3 però non includeva invece la voce Ateco 25.12.10 (Fabbricazione di porte, finestre e loro telai, imposte e cancelli metallici). Quindi da oggi ci sarà il via alla produzione di infissi in legno e in pvc, ma non quelli in alluminio e in acciaio. Mi rivolgo quindi direttamente al Ministro Patuanelli, chiedendogli di spiegare alla filiera interessata il perché di tale esclusione. Non crede, Ministro, che sia un errore grossolano che necessita di una correzione nell’elenco dei codici Ateco? È ora di dare la possibilità a tutti di pensare a come ripartire e soprattutto di spiegare quali sono i motivi che portano ad aprire, nello stesso settore, alcune produzioni ed altre no. È ora di ricominciare ma soprattutto di tutelare, per davvero, le nostre aziende dalla recessione”.
Qualche nota sull’on. Rospi tratta dalla sua pagina Facebook. L’on. Gianluca Rospi, ingegnere (è laureato in Ingegneria Edile -Architettura), ha conseguito il dottorato di ricerca in Fisica Tecnica Ambientale presso l’Università Politecnica delle Marche. Nato nel 1978, materano, 2 figlie, autore di più di 40 lavori scientifici di valenza internazionale, nel 2006 ha fondato lo studio di Ingegneria Civile e Ambientale nella città di Matera. Già M5S, ora è deputato del gruppo Misto alla Camera dei Deputati.
a cura di Ennio Braicovich
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