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Serramenti, chiusure e schermature. L’anno che verrà…

Che anno attende i variegati settori dei serramenti, chiusure e schermature? Analizziamo come stanno le cose

Serramenti, chiusure e schermature: che anno sarà per tutti questi settori? Pur non avendo la sfera di cristallo, pur tenendo conto del clima di grande incertezza che grava sui mercati internazionali e della perenne criticità della situazione del nostro paese, abbiamo qualche ragione per ritenere che l’anno appena iniziato potrebbe riservarci delle sorprese positive. Con prudenza.

Cominciamo con la proroga dell’ecobonus e del bonus casa, e del collegato bonus mobili e grandi elettrodomestici, per tutto il 2019. Sappiamo che la proroga delle tre detrazioni non era affatto scontata. C’è stato sotto traccia un grande lavoro di squadra che ha portato al risultato. Un lavoro fatto da federazioni, associazioni, consorzi, media, industrie e anche da singoli operatori che hanno premuto verso istituzioni, governo, ministri, parlamentari i quali non a caso sono quasi tutti favorevoli alla proroga dei tre provvedimenti e possibilmente alla loro stabilizzazione nel tempo.

Che anno sarebbe stato senza la proroga per i settori dei serramenti, chiusure e schermature? Pensiamoci bene perché non è detto che alla proroga per il 2019 ne segua un’altra. Guardiamo i numeri. Anzitutto l’ecobonus per la sostituzione dei serramenti è valso per il 2017 oltre 1700 milioni di euro di lavori. Il che equivale grossomodo alla metà del valore del mercato del serramento. Perderlo sarebbe stato catastrofico. Da brividi.

Siamo ancora sotto del 30-35% rispetto al valore del mercato del 2008. Il settore serramenti ha pagato duramente la crisi dal 2008 in poi con tante aziende chiuse o messe (tuttora!) in difficoltà. Anche se oggi tutte le cifre indicano una miniripresa per le industrie delle costruzioni che favorirà anche questo settore, se ci guardiamo attorno vediamo ancora un panorama abbastanza desolato in cui spesso domina il prodotto di non qualità.

Abbiamo già pagato duramente nel 2018 la discesa dell’ecobonus dal 65% al 50%. Non abbiamo fatto molta resistenza per impedirlo. Eppure, i dati del Servizio Studi dei Dipartimenti Ambiente e Finanze della Camera dei Deputati, elaborati assieme a Cresme non lasciano dubbi: le detrazioni fiscali dell’ecobonus e del bonus casa rappresentano un grande vantaggio per la collettività, le famiglie, lo Stato stesso e l’ambiente. E serramenti, chiusure e schermature rappresentano l’intervento preferito dagli italiani. Una cosa di cui andar orgogliosi.

Al punto che la Federazione delle Industrie per le Costruzioni Finco, di cui sono membri le associazioni Anfit, Assites e Unicmi, piuttosto audacemente rilancia l’idea del ritorno all’aliquota del 65% per le detrazioni fiscali nel caso di sostituzione di serramenti, chiusure e schermature. Sembrerebbe una proposta fantasiosa e populista. Ebbene, non lo è affatto perché l’idea si basa sui numeri, che vengono proprio da un ramo del Parlamento. Leggere per credere (vedi news).

Un’idea che sposiamo in pieno e che meriterebbe di diventare un vero e proprio cavallo di battaglia per le associazioni di settore nel corso di quest’anno, da proporre assieme alla inevitabile e indispensabile qualificazione della posa in opera.

Ne parleremo ampiamente al prossimo MADEexpo di marzo a Milano all’interno della rinnovata formula del Forum Involucro e Serramenti in cui dal 13 al 16 marzo verranno fatti confluire anche i temi e le idee del Serramentour. Segnatelo in agenda. Vi aspettiamo!

Ennio Braicovich