Economia

Serramentour d’Autunno. Buona la prima

Finalmente ci si ritrova fisicamente e non più solo via video ad ascoltare, parlare, discutere, informarsi, intraprendere, immaginare il futuro. Tanti contenuti ma anche tanti aspetti non visibili, subliminali, ma che hanno giocato la loro parte nel riscontro della manifestazione. Ne evidenziamo almeno tre.

Il Serramentour d’Autunno è approdato da Padova per la prima delle tre tappe che porteranno il format a Riccione, 23 settembre, e quindi a Roma il 7 ottobre. Finalmente, dopo due rinvii causa Covid, riparte – in assoluta sicurezza sanitaria – la manifestazione di formazione e informazione professionale organizzata congiuntamente da Made expo e la rivista Nuova Finestra di DBInformation.

Buona la prima, come si diceva una volta, con la sala congressi piena con oltre 100 partecipanti. In buona prevalenza serramentisti e rivenditori di porte e finestre, ma c’erano anche tanti agenti di commercio, liberi professionisti, commercianti, consulenti. Ottime le relazioni, piene di contenuti, che hanno spaziato dal Superbonus alla cessione de credito, dalla gestione dell’azienda alle tecnologie degli infissi, dalla posa al post-vendita (clicca qui per il programma). Di sicuro la presenza molto attesa e molto intensa di Enea, pur se virtuale, ha fatto bingo.

Dietro la facciata del Serramentour d’Autunno

Serramentour PadovaPotremmo fare una classifica di quello che piaciuto di più ma tutto sarebbe ingeneroso e ingiusto. Di fatto i partecipanti, tutti adeguatamente mascherati, come pure i relatori e gli organizzatori, a nostro avviso hanno collocato al primo posto degli apprezzamenti “la gioia del ritrovarsi assieme” dopo tanti e tanti mesi di confinamenti, di lockdown, di videoconferenze e webinar, di tensioni e sofferenze. Poi, tutti ti parleranno della fatica di ritrovare in mezzo alla folla amici e conoscenti, fornitori e clienti, relatori e consulenti, tutti con il volto mezzo scoperto. Come si è visto nella sala esposizione arricchita della presenza degli sponsor: Gealan, GrafSynergy, Mottura, Beck+Heun, Renolit, Magò, Insulbar, Swisspacer.

Intenso da parte di tutti è stato l’impegno a cogliere il “chi è chi” dietro un paio di occhi, quasi in un mosca cieca alla rovescia dove la benda non è più sugli occhi come si faceva da bambini ma sotto gli occhi stessi. Assolutamente senza precedenti è stata la Tavola rotonda, tutti volti noti anche se mezzi bendati.

L’altro potente messaggio che viene dalla prima tappa del Serramentour è chiaro: pur con tutte le prudenze del caso non possiamo rimanere rinchiusi dietro video, schermi grandi o piccoli, ma occorre vedersi di persona. La vera ripartenza la si fa solo in presenza.

Ma c’è un terzo messaggio dietro l’appassionata partecipazione degli operatori al Serramentour d’Autunno: la voglia di informarsi, di apprendere, di migliorarsi. Certo, oggi l’impegno di tutti è sul superbonus e le sue regole complicate, ma anche sull’ecobonus che cambia in aspetti non minori. Dietro c’è l’ansia di rispondere pienamente informati ai clienti che ora finalmente capiscono che gli infissi non sono gratis se si cambia solo quelli, come succedeva a giugno e luglio. Ho trovato personalmente straordinario l’impegno di un intero settore che è stato sempre alla larga da leggi e fisco, di seguire le vicende su Superbonus ed ecobonus che cambiano quasi giorno per giorno. Tutti giuristi? No. E nemmeno commercialisti. Certamente, oggi un minimo di cultura giuridica e fiscale oramai ci vuole per produrre e vendere, per non fare gaffe e non rischiare di mettere a repentaglio la propria azienda. Ma state sicuri: passata la buriana della cessione del credito e dello sconto in fattura, si tornerà presto a parlar della bellezza dei serramenti e delle schermature, delle loro prestazioni e delle tante tecnologie che celano, di servizio, assistenza e di post-vendita. E tutto ciò vibrava nell’aria a Padova.

Da Padova il Serramentour d’Autunno passa a Riccione, mercoledì 23 setteembre, per approdare infine a Roma il 7 ottobre. Clicca qui per informazioni e prenotazioni.

a cura di Ennio Braicovich