Crolla il sentiment nell’edilizia tedesca a causa dei prezzi e della carenza dei materiali da costruzione, e della cancellazione degli ordini. La guerra in Ucraina e il folle prezzo dell’energia hanno contribuito a peggiorare una situazione non brillante.
Davvero pessimo è l’umore del settore costruzioni in Germania, secondo le analisi e i dati raccolti dall’ifo institut, primario istituto tedesco di ricerche e studi economici. Le cause? Presto detto: carenza dei materiali da costruzioni, i loro prezzi elevati e le aspettative che sono notevolmente peggiorate nelle ultime settimane. Per comprendere meglio il senso della notizia, va detto subito che tra Germania e Italia, in edilizia, esistono delle analogie e ma anche differenze notevoli. I prezzi dei materiali e la loro carenza sono fenomeni comuni alle due nazionali, come pure i costi dell’energia (che da noi sono sempre stati più alti). La differenza più notevole è che nella Repubblica Federale Tedesca non esiste il così vasto sistema di incentivi fiscali che esiste nella penisola.
Grave shortage di materiali da costruzione
Il 54% delle imprese edili, secondo le rilevazioni di ifo, segnala ad aprile forti carenze di materiali (vedi grafico qui sopra). A marzo era il 37%. Puntualizza Felix Leiss, ricercatore dell’ifo Institut: “Questi valori sono i più elevati dal 1991” Anche le aspettative delle imprese sono peggiorate. Nell’ingegneria strutturale sono scese a meno 47 punti, che è il livello più basso dal 1991. Nell’ingegneria civile è sceso addirittura a meno 49 punti.
Settore costruzioni sotto forte pressione
Il clima di guerra nell’Europa dell’est ha contribuito a far precipitare una situazione che non era già brillante. “La Russia e l’Ucraina sono importanti fornitori di acciaio da costruzione. Ora qui c’è carenza. Il bitume, necessario per la costruzione e l’impermeabilizzazione delle strade, è soggetto a ulteriori distorsioni. Anche la produzione di molti materiali da costruzione è molto dispendiosa dal punto di vista energetico. I forti aumenti dei prezzi dell’energia stanno quindi minacciando anche la produzione interna e stanno provocando ulteriori aumenti del prezzo dei materiali da costruzione”, aggiunge il ricercatore Leiss.
Costi e prezzi imprevedibili
Difficile trasferire ai clienti gli aumenti dei costi dei materiali. Ed è difficile prevedere i costi dei progetti in corso e di quelli futuri. Peraltro i costruttori vedono aumentare anche i tassi di interesse dei finanziamenti. Una situazione che spinge parecchi clienti a cancellare gli ordini. Secondo il sondaggio dell’ifo Institut l’8% degli imprenditori edili ha segnalato il fenomeno ad aprile, dopo il 5% di marzo. Il 9% degli ingegneri civili si è lamentato delle cancellazioni. A marzo era solo il 4%.
a cura di Ennio Braicovich
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