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Highlights attualità. Più slancio alla riqualificazione edilizia

Venticinque organizzazioni della filiera delle costruzioni e associazioni ambientaliste e dei consumatori hanno stilato una lista di proposte con l’obiettivo di promuovere una politica strutturata ed efficace sulla riqualificazione edilizia

Mentre le associazioni di settore e i consumatori chiedono  alle istituzioni più impegni per “salvare il patrimonio edilizio”, Cresme pubblica il suo XXXVII Rapporto congiunturale, secondo il qualecala il residenziale ma reggono le opere pubbliche e Confedilizia chiede all’Europa un ripensamento sul Green Deal. Cos’è successo nei giorni scorsi …

 

Proposte per dare slancio alla riqualificazione edilizia

Rinnovamento energetico, mantenere Ecobonus e Sismabonus, provvedimenti di incentivazione temporanei, tavoli tecnici e condivisione delle analisi sullo stato degli edifici. Queste le proposte alle istituzioni contenute nel documento ‘Un patrimonio da salvare’, firmato da 25 organizzazioni della filiera delle costruzioni e da associazioni ambientaliste e dei consumatori con l’obiettivo di promuovere una politica strutturata ed efficace sulla riqualificazione edilizia.

Il documento evidenzia la necessità di mettere l’efficienza energetica al centro della politica energetica in Italia, dal momento che il 40% del consumo finale di energia nell’Unione Europea e il 36% delle sue emissioni di gas a effetto serra sono causati dagli edifici.

Tra le richieste contenute nel testo c’è innanzitutto quella di fornire dati certi sull’entità degli interventi necessari, e definire quindi i dettagli del Piano nazionale di ristrutturazione degli edifici e il quadro delle misure di stimolo e accompagnamento necessarie.

Per il raggiungimento degli obiettivi si ritiene indispensabile un confronto tra istituzioni e operatori, caldeggiato anche dalla Direttiva EPBD4, e il coinvolgimento degli esperti della filiera nei processi di consultazione e definizione delle politiche energetiche.

Viene poi evidenziata la necessità di affiancare all’efficientamento energetico la messa in sicurezza degli edifici, per garantire la sostenibilità e la resilienza del patrimonio immobiliare italiano.

Centrale, inoltre, il tema delle risorse, con l’appello di richiedere anche la messa a disposizione di risorse finanziarie europee dedicate.

 

Il mercato delle costruzioni: cala il residenziale, reggono le opere pubbliche

Il settore delle costruzioni chiude il 2024 a -4,2% e si stima una perdita degli investimenti pari a -6,2% nel 2025. Queste le percentuali riportate nel XXXVII Rapporto congiunturale del CRESME.

A pesare su questi numeri sono il taglio degli incentivi con ripercussioni soprattutto sul settore residenziale privato con -14,7%, che in generale perde 19 miliardi quasi tutti a carico della manutenzione straordinaria.

Su circa 292,1 miliardi di euro correnti che rappresentano il valore della produzione delle costruzioni del 2024 gli investimenti valgono 233,5 miliardi (-5,1% rispetto al 2023 a valori correnti), dei quali 72,1 miliardi sono le nuove costruzioni (+7,6% a valori correnti rispetto al 2023) e 161,3 miliardi la manutenzione straordinaria (-10,1% a valori correnti rispetto ai 179,6 miliardi del 2023 che a valori costanti diventano -16,9%). In dettaglio, l’edilizia non residenziale privata tra nuovo (15,3 miliardi) e manutenzione straordinaria (28,4 miliardi) rappresenta il 14% del mercato, mentre le opere pubbliche grazie al PNRR reggono il mercato con +13,7% rispetto al 2023 (anno del grande boom), e che per il 2025 si stima chiuderanno a +7,5%.

Lorenzo Bellicini, direttore del centro ricerche sostiene che “le cose si faranno più difficili a partire dalla partita realizzativa del PNRR, ma soprattutto della progettazione del futuro per un settore che dovrebbe rivoluzionarsi ponendosi alla testa del progetto di innovazione”.

 

Confedilizia auspica un ripensamento sul Green Deal

Confedilizia ha espresso l’auspicio che in sede europea si estenda il ripensamento del Green Deal, consentendo una nuova valutazione anche della direttiva sull’efficientamento energetico degli edifici, i cui obiettivi sono in Italia del tutto irrealizzabili, a maggior ragione dopo il drastico taglio delle detrazioni fiscali per interventi edilizi operato con la manovra.

Questa la posizione illustrata dal presidente della confederazione Giorgio Spaziani Testa in occasione dell’audizione dalla Commissione politiche per l’Unione europea del Senato in merito alla Legge di delegazione europea 2024 e alla relazione programmatica sulla partecipazione dell’Italia all’Unione europea per l’anno 2024.