La Fondazione Lukas Koch di Alicante in Spagna dispone di un Centro con unità abitative per disabili progettato da Christian Klein con l’architetto paesaggista Elena Guembe
La Fondazione Lukas Koch di Alicante in Spagna dispone di un Centro con unità abitative per disabili progettato da Christian Klein con l’architetto paesaggista Elena Guembe
Un edificio concepito per essere energicamente sostenibile e autosufficiente all’85%. Il tetto è stato dotato di un campo fotovoltaico per coprire il fabbisogno energetico mentre i pannelli solari producono l’acqua calda riducendo al minimo l’utilizzo di fonti di energia di origine fossile. È presente inoltre un impianto per il recupero e riutilizzo efficiente dell’acqua piovana necessaria ad irrigare il giardino.
L'involucro edilizio è isolato e gli apporti solari sono massimizzati grazie alle vetrate di grandi dimensioni. Durante il periodo estivo si utilizzano pannelli con veneziane mobili.
Costruito nel 2014, l’edificio è disposto su un livello con un piccolo patio interno. Il giardino è stato studiato da una delle volontarie e membra attiva della fondazione, l’architetto paesaggista Elena Guembe. Qui gli ospiti possono muoversi agevolmente perché il percorso è creato con un pavimento che facilita il passaggio con le sedie a rotelle, permettendo curve dolci e morbide. Il giardino offre zone di ombra dove fermarsi, aree attrezzate di gioco e una pista per bocce, un’attività adatta anche ai pazienti con gravi disabilità. É un vero e proprio giardino sensoriale pensato per stimolare sensazioni diverse, dalla vista, in primis, all’olfatto e al gusto grazie a particolari erbe aromatiche e piante da frutta. Anche il tatto perché l'altezza delle piante permette di toccarle o sfiorarle con le mani al passaggio con la sedia a rotelle. La maggior parte delle piante è autoctona, poiché la botanica locale resiste alle temperature di Alicante. Il mare si trova a solo un chilometro e mezzo di distanza, ragion per cui è già stato pensato e approvato il progetto per ultimare la pista ciclabile. Al momento alcuni tratti sono già terminati e percorribili con delle speciali biciclette ad una ruota collegabili alla propria sedia a rotelle.
Il centro si suddivide in due aree separate: una zona aperta a tutti con desk accoglienza, uffici e spazi attrezzati per le sedute di fisioterapia, una piscina terapeutica e stanze per gli incontri con psicologi e ascolto. L’altra zona è riservata ai residenti ed è stata progettata come un appartamento con 7 camere da letto, bagni, aree comuni con cucina, sala da pranzo, salone e stanza sensoriale. Il servizio è in parte sovvenzionato dalla fondazione, in parte a pagamento.
“La Fondazione – ricorda Karin Pascual, responsabile comunicazione della Fondazione Lukas – prende il nome da Lukas, un ragazzo che ora ha 16 anni, affetto da una patologia mitocondriale. Costretto su una sedia rotelle, Lukas non parla e non si muove autonomamente, rischiando di isolare sé e la sua famiglia dal resto del mondo. Anche brevi spostamenti in auto risultavano difficili e lenti. “Fundación Lukas” nasce come progetto pilota dalla volontà di creare un residence in grado di assistere e migliorare la qualità della vita di quei soggetti che, come Lukas, hanno ridotte abilità psico-motorie”.
Il centro si ispira al modello olandese delle case tutelate, ribattezzata dalla Fondazione Lukas come “casa hogar”, ovvero un ambiente dove ognuno ha la possibilità di rendersi indipendente dalla propria famiglia e libero di vivere dignitosamente in una comunità. La vita quotidiana è facilitata, grazie ad un ambiente piacevole e accogliente che, di fatto, è una casa, la loro casa.
All’interno dell’edificio i sistemi scorrevoli risolvono il delicato problema dell’apertura e della chiusura delle porte a battente, facilitando la mobilità di anziani e persone diversamente abili. Scomparendo all’interno del muro, infatti, i pannelli porta non intralciano gli spazi di manovra adiacenti e non interferiscono con il passaggio di una sedia a rotelle, che può scorrere liberamente senza trovare ostacoli. All’interno dell’Istituto Lukas Koch sono stati installati complessivamente più di 30 sistemi scorrevoli a scomparsa. Oltre i modelli ad anta singola in dimensioni standard e non, sono stati installati 11 modelli Hoist di Eclisse, una variante del controtelaio per porta scomparsa ad anta singola che consente il passaggio dei dispositivi per la movimentazione e la cura della persona.
Di questi, tre sistemi scorrevoli Hoist sono stati posizionati nell’area fisioterapia nelle dimensioni a tutta altezza. L’apertura per accedere alla piscina risulta particolarmente ampia arrivando a coprire una luce di passaggio pari a 1745 mm x 2900 mm (L x H). Il sistema di sollevamento con motore installato a soffitto permette di spostare i pazienti dal bagno alla piscina, in modo che possano essere agevolmente mobilitati dal personale e infine calati in acqua. Generalmente questo ingresso rimane chiuso per mantenere il più possibile costante la temperatura della piscina. Altri due sistemi Hoist in dimensioni fuori standard delimitano invece l’ingresso ai bagni.
Eclisse ha partecipato alla realizzazione dell’edificio di circa 1000 mq come partner costruttivo della Fondazione. Tra le altre aziende Schueco, che ha fornito i serramenti, Bosch, Arup, Porcelanosa, Uponor.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere