Continua l’attesa per la pubblicazione del DL Sostegni_ter in Gazzetta Ufficiale mentre si susseguono le proteste di associazioni imprenditoriali e artigianali. In corso la riscrittura di alcune parti, forse anche dell'articolo 26 che introduce una forte stretta nella cessione dei crediti da bonus edilizi
Fumata nera per il secondo giorno di fila. Parliamo della mancata pubblicazione del decreto-legge Sostegni-ter in Gazzetta. Un’apparizione che tutti davano per scontata sulla Gazzetta Ufficiale di sabato e poi di lunedì. Ma anche ieri sera nulla è apparso mentre si intensificano le voci di riscrittura del provvedimento, almeno nella bozza circolata venerdì pomeriggio. Molti in grande attesa per la versione definitiva dell’articolo 26 che introduce una forte stretta nella cessione del credito da bonus edilizi (vedi qui).
Ma gli scontenti sono tanti. Anche per altre ragioni. Ad esempio, le associazioni della metallurgia sono fortemente scontente per le misure contro il caro-energia del decreto-legge Sostegni_ter. Così Assomet, l’associazione dei metalli non ferrosi giudica tali misure del tutto inadeguate. Non sono assolutamente, spiega, in grado di calmierare l’incremento dei prezzi dell’energia senza precedenti che si è abbattuto sul settore della metallurgia non ferrosa, fortemente energivoro.
Il comparto ha visto un susseguirsi di chiusure e perdite di produzione negli ultimi mesi in particolare per i settori dell’alluminio e dello zinco, interessando oltre il 30% degli impianti europei. Il che ha determinato, come concausa, un rialzo dei prezzi dell’alluminio che è ritornato sopra ai 3000 $/t mentre i premi continuano ad essere stellari.
Sostegni_ter e articolo 26
Ma il Sostegni_ter è importante anche per l’edilizia, per i bonus edilizi e, per la precisione, per la stretta sulla cessione del credito introdotta dal citato articolo 26. Le ragioni del giro di vite sono evidenti a tutti: le frodi che sono state perpetrate in edilizia specie nei lavori del Superbonus 110% e del Bonus Facciate 90% da personaggi senza scrupoli. Tuttavia, per colpa di qualcuno, tutta l’edilizia, e la serramentistica stanno soffrendo per il blocco del mercato che si è ingenerato dal 12 novembre in poi (dl Antifrodi) e ancor più dall’altro ieri.
Ieri, contro l’articolo 26 aveva fatto sentire la sua voce Finco, la Federazione delle Industrie per le Costruzioni. In sintesi: decisione sbagliata per un problema reale (vedi news).
Protestano CNA e Confartigianato
Si fanno interpreti della arrabbiatura degli operatori le maggiori organizzazioni artigianali. Così CNA giudica in modo negativo il provvedimento: “E’ paradossale e pericoloso l’ennesimo intervento sui bonus edilizi attraverso un articolo inserito nella bozza del Dl Sostegni che impone il limite massimo di una sola cessione del credito per contrastare possibili frodi. Un’entrata a gamba tesa che mette a rischio uno strumento che sembra funzionare tanto sul fronte ambientale quanto sul fronte economico. E penalizza soprattutto artigiani, micro e piccole imprese che grazie ai bonus si stanno lentamente risollevando da una crisi terribile. Le frodi che si stanno palesando non hanno nulla a che fare con l’attività delle nostre piccole imprese”.
Critico è il presidente di Confartigianato Granelli che sottolinea: “Le continue modifiche della disciplina creano incertezza sul mercato con l’effetto di bloccare le operazioni, anche quelle che non presentano profili patologici. Inoltre, limitare ad una sola cessione il trasferimento dei crediti potrebbe determinare un rallentamento delle operazioni di acquisto da parte degli operatori finanziari che sono prossimi al raggiungimento della loro capacità di “assorbimento” in compensazione dei crediti stessi”.
Due voci importanti che si aggiungono a quelle di FederlegnoArredo e di Ance che avevano protestato con vigore già venerdì pomeriggio.
Mentre monta la protesta, cresce l’attesa per la pubblicazione del DL Sostegni_ter. Che sia per stasera? Se non esce neanche stasera in GU, beh, vorrà dire che il problema non è proprio facilmente risolvibile.
a cura di Ennio Braicovich
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