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Highlights attualità. La sostenibilità al centro delle scelte dei consumatori

Pare che sia calato l’interesse delle aziende nei confronti della sostenibilità a differenza dei consumatori finali che invece lo ritengono un tema assolutamente centrale per le proprie scelte d’acquisto

Al centro delle strategie aziendali non troviamo più la sostenibilità ma temi quali l’instabilità geopolitica, l’AI e l’inflazione; buoni i dati del comparto edile secondo l’Osservatorio della Commissione nazionale paritetica per le Casse edili mentre i Giovani Industriali discutono risorse, transizione 5.0, trasformazione digitale e intelligenza artificiale

 

Sostenibilità in frenata per i Ceo, ma non per consumatori e operatori industriali

I manager stanno modificando i piani dando maggiore centralità a questioni come instabilità geopolitica, Ai e inflazione rispetto alla sostenibilità.  A indicarlo è lo studio ‘The Visionary CEO’s Guide to Sustainability 2024’, realizzato da Bain & Company.

I dati sulle performance ESG mostrano le difficoltà che le aziende stanno incontrando nel realizzare i piani per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni. Mentre le aziende stanno rivalutando e in alcuni casi ridimensionando gli impegni ambientali, la sostenibilità rimane un tema centrale per consumatori e operatori industriali.

Il sondaggio condotto su 19mila persone in 10 paesi nel mondo ha rilevato che il 61% dei partecipanti è più preoccupato del cambiamento climatico rispetto a due anni fa, spesso a causa di eventi meteorologici estremi, in particolare in Italia la percentuale raggiunge il 70% rispetto il 57% nell’UE.

Per gli operatori industriali (500 intervistati) la sostenibilità è fra i tre principali criteri di acquisto, e il 36% degli acquirenti è pronto a cambiare fornitore se non riesce a soddisfare le aspettative in questo ambito.

Circa l’80% degli europei ha fatto scelte sostenibili negli ultimi cinque anni e il 57% prevede di spendere di più per prodotti green in futuro. A spingere l’acquisto di questo tipo di beni è la loro disponibilità, ma resta il limite dell’accessibilità dei prezzi, e spesso manca una chiara comprensione di cosa renda un prodotto realmente sostenibile. “L’Ai potrebbe colmare questa lacuna, migliorando la comunicazione e rendendo le informazioni sui prodotti sostenibili più chiare ed efficaci”, sostiene Roberto Prioreschi, Semea Regional Managing Partner di Bain & Company.

 

L’edilizia avanza

A certificare che l’edilizia avanza sono i numeri dell’Osservatorio della Commissione nazionale paritetica per le Casse edili, anticipati da Il Sole24Ore.

Nel primo semestre dell’anno crescono, sia rispetto al 2023 sia all’anno precedente, le ore lavorate (+3,9%), il numero medio dei lavoratori attivi (+5,4%) e la massa salari (+7%).

In lieve calo il numero delle imprese (-0,2%), ma che secondo CNCE potrebbe essere attribuito a una diversa distribuzione tra grandi e piccoli lavori a vantaggio dei primi.

 

Produttività al centro

“Le risorse sono poche, occorre concentrarle sui capitoli di sviluppo e la conferma del taglio del cuneo fiscale in maniera strutturale è uno dei principali”, ha dichiarato a La Repubblica il presidente dei Giovani Industriali Riccardo Di Stefano.

Favorevole a una revisione delle spese fiscali per destinare risorse in modo strutturale agli investimenti ponendo la produttività al centro, Di Stefano indica tra le priorità la transizione 5.0 per gestire la trasformazione digitale e il green, e l’intelligenza artificiale per incrementare la capacità competitiva.
Per quanto riguarda invece il mercato del lavoro il presidente dei Giovani Industriali ritiene ancora insufficienti i diplomati degli istituti tecnici e i laureati nelle materie Stem. “Le imprese, grazie a 1,5 miliardi stanziati da Draghi con il PNRR, si sono impegnate con gli Its Academy a dare una risposta, partecipando direttamente ai percorsi di formazione”.

Sul fronte degli investimenti Di Stefano sostiene che è necessario accelerare sui progetti e utilizzare i fondi nel miglior modo possibile, in continuità con la spinta riformatrice del PNRR.