
L’Europarlamento ha votato a favore del posticipo delle date di applicazione delle nuove normative UE sul dovere di diligenza e la rendicontazione di sostenibilità aziendale
Le principali notizie di questa settimana nel mondo dell’edilizia: l’UE approva il pacchetto Stop the clock a favore del posticipo delle date di applicazione delle nuove normative UE sul dovere di diligenza e la rendicontazione di sostenibilità. PVC Forum Italia pubblica i dati del comparto PVC mentre FederlegnoArredo risponde alle incertezze del mercato come l’incognita dazi.
Sostenibilità aziendale e dovere di diligenza, l’UE approva il pacchetto Stop the clock
L’Europarlamento ha votato a favore del posticipo delle date di applicazione delle nuove normative UE sul dovere di diligenza e la rendicontazione di sostenibilità, sostenendo la proposta della Commissione, conosciuta come ‘Stop the clock’, parte di un più ampio pacchetto di misure di semplificazione volto a rafforzare la competitività dell’UE.
Il pacchetto di norme punta a dare alle aziende lo spazio di respiro di cui hanno bisogno e a semplificare la burocrazia, riducendo per le imprese i dati da fornire.
Le norme sul dovere di diligenza impongono alle aziende di mitigare l’impatto negativo delle proprie attività sulle persone e sull’ambiente. Secondo la proposta adottata, i paesi UE avranno un anno in più del previsto (fino al 26 luglio 2027) per trasporre le norme nella legislazione nazionale.
Anche l’applicazione della direttiva sulla rendicontazione di sostenibilità sarà posticipata di due anni per la seconda e la terza ondata di aziende interessate dalla legislazione. Le grandi imprese con più di 250 dipendenti dovranno infatti riferire per la prima volta sulle loro misure sociali e ambientali nel 2028 (invece del 2026), relativamente all’anno finanziario precedente, mentre le PMI quotate dovranno fornire tali informazioni un anno dopo.
PVC in flessione ma rimane tra i prodotti di punta
Nonostante una contrazione di circa il 3% in valore del mercato rispetto all’anno precedente, il serramento in PVC si è confermato anche nel 2024 tra i prodotti di punta coprendo oltre il 50% del mercato complessivo degli infissi in Italia (compresi quelli in legno e metallo), valutato in circa 7,8 milioni di unità.
Secondo l’indagine condotta da PVC Forum Italia presso dieci aziende associate operanti, che rappresentano una fetta significativa del mercato in questo settore, l’anno scorso sono stati prodotti quasi 14,8 milioni di metri lineari di profili in PVC per finestre, in calo rispetto ai circa 16 milioni dell’anno precedente, con una leggera preponderanza dei profili bianchi (52,4%) su quelli pellicolati (esclusi i profili persiana).
Sommando ai serramenti in PVC prodotti in Italia (2,5 milioni) quelli importati (stimati in 1 milione), si arriva a circa 3,5 milioni di unità, per un giro d’affari generato intorno a 2,1 miliardi di euro, contro le 4 milioni di finestre del 2023.
La flessione è dovuta a diversi fattori come la riduzione degli incentivi fiscali, l’incertezza normativa e i ritardi nei rimborsi, una certa saturazione del mercato residenziale dopo il grande boom del periodo 2021-2023 e l’aumento del prezzo delle materie prime.
Secondo il Bilancio 2024 di VinylPlus nel 2023 sono state inoltre riciclate complessivamente 737.645 tonnellate di PVC che rappresentano circa il 24,3% del totale dei rifiuti di PVC generati nell’UE-27. Di queste, i profili finestra e prodotti correlati hanno rappresentato circa 391mila tonnellate (tra pre e post-consumo), pari al 53% del totale del PVC riciclato.
FederlegnoArredo risponde alle incertezze del mercato come l’incognita dazi
Il 2024 del comparto legno-arredo in Italia ha chiuso registrando una flessione del 3,1%, in gran parte dovuta alla riduzione degli incentivi fiscali, che il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin considera comunque contenuta dato il contesto economico e geopolitico. Tuttavia, Feltrin è consapevole che “il possibile ingresso di prodotti cinesi nei nostri mercati come conseguenza della paventata introduzione dei dazi statunitensi, metteranno a dura prova le aziende”.
In attesa delle trattative e delle eventuali contromisure UE, il presidente di FederlegnoArredo invita le imprese a sondare e ad aprirsi verso mercati considerati fino ad ora secondari, puntando sull’eccellenza del made in Italy e riaffermando il valore di qualità e innovazione che solo il nostro design può vantare.
“La flessibilità e i veloci cambi di rotta a cui le nostre piccole e medie imprese sono abituate, saranno le chiavi per affrontare una situazione così complessa”, dichiara inoltre Feltrin. Nell’ambito delle esportazioni evidenzia ad esempio non solo l’andamento positivo degli Emirati Arabi Uniti e dell’Arabia Saudita, ma anche dei paesi emergenti come l’India dove si registra un incremento della domanda di mobili, sostenuta da una crescita economica imponente.
Condividi l'articolo
Scegli su quale Social Network vuoi condividere